22.06.2024
Per gli effetti dell’inquinamento ambientale occorre affidarsi a evidenze e studi epidemiologici sul territorio capaci di stabilirne le correlazioni. Vi sono luoghi capaci di conferire una visione d’insieme, più ampia e ponderata. In Italia, la vetta del Monte Cimone è uno di questi. Panoramica.
Il rapporto uomo-ambiente-salute e ormai più nello specifico uomo-ambiente-clima è uno dei temi di maggior attualità perché connesso, ad ogni latitudine, alla vita delle persone, con ricadute importanti in ambito sociosanitario ed economico. In tema di correlazione tra fattori ambientali e malattie e di crisi climatica, occorre distinguere, però, le opinioni e le percezioni personali dalle interpretazioni interdisciplinari e in divenire dei dati risultanti dal monitoraggio continuo, dalla letteratura scientifica e d’archivio, dagli studi specialistici, dalle ricerche su cause, tendenze e possibili effetti.
Se l’ambiente teme le specie “climalteranti”, naturali o antropiche che siano, l’uomo è alla ricerca dei “fattori ambientali” delle malattie che possono provocare “mutagenesi”. In quest’unico respiro all’unisono vi sono luoghi capaci di conferire una visione d’insieme, più ampia e ponderata. In Italia, la vetta del Monte Cimone è uno di questi. Sulla cima più elevata dell’Appennino settentrionale ha sede una delle sette stazioni globali ad alta quota presenti nel mondo dell’Organizzazione meteorologica mondiale per gli studi sul cambiamento climatico e sulla qualità dell’aria e per misure meteorologiche. La stazione meteorologica del Centro Aeronautica Militare e l’Osservatorio climatico Ottaviano Vittori del Consiglio nazionale delle Ricerche partecipano al programma “Global Atmosphere Watch” per comprendere i processi che influenzano la composizione dell’atmosfera con osservazioni effettuate in collaborazione con numerosi partner nazionali ed internazionali.
A Monte Cimone si effettuano, tra le altre attività, studi sulla caratterizzazione delle “forzanti climatiche”, i fattori scatenanti del cambiamento climatico dominati dai gas serra, sulla formazione di nuove particelle, sulle intrusioni di polveri desertiche o di ozono. Mentre il primo bollettino dell’Osservatorio Meteorologico risale al 1937, nel 2024 festeggia i suoi vent’anni il Sentiero dell’atmosfera, l’itinerario culturale pensato con i Parchi Emilia Centrale – Parco del Frignano nell’ottica della “partecipazione” necessaria per far fronte alle esigenze del pianeta. Geografia medica e bioclimatologia ci forniscono indicazioni utili sul rapporto diretto tra clima e salute. Il clima è la risultante media degli elementi metereologici e dei fattori geografici di un luogo. Per gli effetti dell’inquinamento ambientale, nelle sue specificità, occorre affidarsi alle evidenze emerse e a studi epidemiologici sul territorio capaci di stabilirne le correlazioni. È già nota invece l’importanza che riveste la radiazione solare nell’attività biologica, con i vantaggi e gli svantaggi delle radiazioni ultraviolette che agiscono su metabolismo, respirazione, qualità e circolazione del sangue, ghiandole a secrezione interna e pelle. Il freddo e il caldo intervengono su componenti e proprietà fisico-chimiche del sangue: sedimentazione, gammaglobulina, tempo di coagulazione, livello di emoglobina.