Un Natale più bagnato che freddo, con l’ombrello spesso più utile della sciarpa. La settimana che porta al 25 dicembre segna il ritorno del maltempo su gran parte dell’Italia, ma senza il vero colpo d’inverno che molti si aspettano. Piogge diffuse, cieli grigi e un’atmosfera decisamente umida accompagneranno le feste, mentre le temperature diurne continueranno a restare insolitamente miti, soprattutto in pianura e lungo le coste.
Una settimana instabile, non gelida
L’avvio della settimana è dominato da una circolazione atlantica che spinge una serie di perturbazioni verso il Mediterraneo. Il risultato è un tempo spesso instabile, con piogge frequenti al Nord e sulle regioni tirreniche, alternate a pause più brevi al Sud. Non si tratta di episodi estremi, ma di un maltempo persistente, capace di rendere le giornate natalizie più grigie che fredde.
Le temperature seguono lo stesso copione: di notte si avverte un clima più invernale, ma di giorno i valori restano sopra le medie del periodo. In molte città si superano senza fatica i 10 gradi, e in alcune zone si va anche oltre, alimentando quella sensazione di “inverno a metà” che ormai non stupisce più.
Neve sì, ma soprattutto in montagna
Chi sogna un Natale imbiancato dovrà guardare verso le Alpi e l’Appennino. La neve è attesa soprattutto in quota, con accumuli significativi sulle montagne, mentre in pianura il freddo non è sufficiente per trasformare la pioggia in fiocchi. Un classico scenario da inverno mite: bianco in alto (sempre più in alto), bagnato in basso.
Tra la Vigilia e il giorno di Natale il tempo resta dinamico. Le precipitazioni continuano a interessare diverse regioni, con una maggiore insistenza sulle zone occidentali e sulle isole. Non mancano momenti di tregua, ma il cielo raramente si apre davvero. Più che un Natale gelido, sarà un Natale umido, con un clima che ricorda più l’autunno avanzato che l’inverno.
Un segnale che si ripete
Questo tipo di configurazione non è una novità isolata. Negli ultimi anni le festività natalizie sono sempre più spesso segnate da temperature superiori alla norma e da piogge al posto del freddo secco. Un andamento che conferma come l’inverno italiano stia cambiando volto: meno gelo prolungato, più fasi miti e instabili.
In sintesi, per questo Natale conviene tenere a portata di mano l’ombrello più che il cappotto pesante. Il freddo prova a farsi sentire, ma di giorno il caldo non molla la presa. E anche quest’anno, sotto l’albero, il vero protagonista rischia di essere il meteo grigio.
