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Plogging nei territori di Genova, si corre per vincere l’ambiente

03.10.2023

A Genova la terza edizione del World Plogging Championship: runner da 16 nazioni raccolgono 3 tonnellate di rifiuti. La sfida consiste nell’accaparrarsi il quantitativo maggiore di rifiuti e conferirlo in un’area specifica per stabilire una classifica di merito. Ecco come funziona.

Correre per ripulire l’ambiente, dimostrare di essere i più veloci a raccoglierle i rifiuti abbandonati lungo i sentieri verdi. Si tratta del campionato mondiale di plogging, giunto alla terza edizione, che si è sviluppato sul territorio nei dintorni di Genova, all’alterno del Parco delle Mura, un angolo suggestivo di montagna a poche centinaia di metri dal mare, per concludersi nel Porto Antico all’ombra del capoluogo ligure, che sarà Capitale Europea dello Sport 2024.

Per affrontare una tale competizione bisogna essere davvero forti atleticamente e dotati di notevole resistenza, perché la sfida consiste nell’accaparrarsi il quantitativo maggiore di rifiuti e conferirlo in un’area specifica per stabilire una classifica di merito. Si sono cimentati oltre 80 atleti e atlete di 16 Paesi. Per la cronaca, sul gradino più alto del podio maschile è salito lo spagnolo Manuel Jesús Ortega García; in campo femminile, ci è tornata la toscana Elena Canuto, già vincitrice nell’edizione di esordio del 2021.

Come da regolamento, la classifica finale è stata determinata da un algoritmo che ha analizzato tre diversi parametri: la distanza percorsa, il dislivello positivo e la qualità e la quantità dei rifiuti raccolti, trasformati in ‘CO2 equivalente’ non emessa in atmosfera. Il neo campione del mondo di plogging ha totalizzato 368.328 punti, staccando nettamente il connazionale andaluso José Luis Lamela (256.707 punti) e il varesotto Giovanni Porro con 250.931 punti. Elena Canuto ne ha totalizzato 115.409. I runner dell’ambiente pulito hanno raccolti circa 3 tonnellate di rifiuti abbandonati, per oltre il 70% differenziati e avviati al riciclo. Questa corretta separazione si traduce in quasi 6 milioni i grammi di CO2 non emessa in atmosfera, ovvero le emissioni equivalenti di circa 60.000 km percorsi da un’auto. In media sono stati raccolti 2,2 kg di rifiuti ogni chilometro percorso e nell’insieme i concorrenti hanno percorso 1.318 km di sentieri e strade nelle 6 ore di gara.

È stata stilata anche una classifica puramente “podistica”, che ha visto primeggiare il bergamasco Paolo Austoni, con i suoi 37,56 km e 3.944 m di dislivello percorsi, e la cuneese Lara Maiolo con 25,25 km e 1.893 m di dislivello, a conferma dell’elevato livello sportivo della manifestazione.
La disciplina del plogging rappresenta un’eccellenza italiana, unendo la passione podistica alla tutela dell’ambiente, sulla strada della transizione ecologica.

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