11.03.2025
Polizia di nuovo in libreria di Gerusalemme Est, arrestato il proprietario e sequestrati libri

Tra i volumi requisiti, Chomsky, Pappè e opere di Banksy
Roma, 11 mar. (askanews) – La polizia israeliana ha fatto irruzione oggi nella libreria palestinese The Educational Bookshop, a Gerusalemme Est, per la seconda volta in un mese, arrestando uno dei suoi proprietari, Imad Muna, 61 anni.
La famiglia di Muna, che gestisce il negozio, ha riferito al quotidiano israeliano Haaretz che la polizia ha sequestrato libri e ordinato la chiusura del negozio senza presentare un mandato di perquisizione o di arresto. Il mese scorso la polizia aveva arrestato il figlio di Imad, Ahmad, e il fratello, Mahmoud, trattenendoli sotto custodia per due giorni sebbene non avesse ricevuto l’approvazione dall’ufficio del procuratore di Stato israeliano per avviare un’indagine per istigazione. La libreria è specializzata in volumi in arabo e inglese sul conflitto israelo-palestinese e sulla storia di Gerusalemme ed è molto nota nella comunità internazionale, in particolare tra giornalisti, ricercatori e diplomatici.
“Alle 11:15, la polizia è arrivata al negozio e i miei genitori erano lì in quel momento – ha raccontato Ahmad Muna ad Haaretz – la polizia ha chiesto le licenze e ha esaminato i libri contabili. Sono arrivato ma non mi hanno lasciato entrare. Hanno esaminato i libri, hanno accatastato una pila di libri che hanno preso”. Tra i libri sequestrati, ha precisato Muna, figurano opere dell’artista britannico Banksy, del linguista Noam Chomsky e dello storico Ilan Pappé: “Dopo un’ora, hanno arrestato mio padre, hanno detto a mia madre di chiudere il negozio e hanno preso la chiave. Non ci hanno detto a quale stazione di polizia stavano portando mio padre”.