Un recente studio del think tank E3G ha messo nero su bianco quello che molti sospettavano: le pompe di calore potrebbero diventare la chiave per ridurre drasticamente le bollette del riscaldamento, ma solo se il sistema energetico smetterà di ostacolarle. Oggi, infatti, chi le installa si trova spesso con un conto più salato rispetto a chi utilizza una caldaia a gas. Una famiglia media spende circa 920 sterline l’anno contro le 820 richieste dal metano. Un paradosso che rischia di frenare la transizione energetica proprio sul fronte domestico, quello in cui l’impatto ambientale e i costi familiari si intrecciano in modo diretto.
Spostare gli oneri fiscali
Secondo lo studio, la forbice potrebbe però ribaltarsi completamente con alcune riforme mirate. Spostare gli oneri fiscali dall’elettricità al gas, ridisegnare la struttura dei prezzi per renderla più coerente con i reali costi di produzione, incentivare l’uso dell’energia nelle fasce orarie meno care e migliorare il sistema di installazione e distribuzione delle pompe di calore basterebbe per generare un risparmio annuo di circa 375 sterline a famiglia. In altre parole, si passerebbe da un conto più pesante a un taglio delle spese che renderebbe la pompa di calore non solo conveniente sul piano ambientale ma anche su quello economico.
Chris Galpin, esperto di politiche energetiche di E3G, sintetizza così il nodo: “Finché resteremo agganciati al gas, le bollette rimarranno alte”. La tecnologia delle pompe di calore, sottolinea, è già matura e funziona, ma serve un contesto tariffario e regolatorio che non le penalizzi.
Regole giuste
Il governo britannico ha promesso un “Warm Home Action Plan”, un piano che dovrebbe affrontare il problema alla radice riequilibrando il rapporto tra i costi del gas e dell’elettricità, riformando il mercato al dettaglio e rendendo più semplice e vantaggioso per le famiglie investire in sistemi di riscaldamento puliti. Per ora, però, si tratta solo di annunci: le misure concrete arriveranno in autunno.
Il messaggio che arriva dallo studio è chiaro. Le pompe di calore sono già la tecnologia giusta per ridurre le emissioni e i consumi, ma senza una riforma del sistema energetico restano una scelta di nicchia. Con le regole giuste, invece, potrebbero diventare il cuore di un riscaldamento domestico più sostenibile e finalmente anche più economico.