08.12.2023
Prima della Scala, il Don Carlo di Verdi raccoglie applausi universali
Successo bipartisan per l’opera di Verdi al Teatro della Scala, l’Unesco nomina il canto lirico italiano patrimonio immateriale dell’umanità. La Prima della Scala continua a preservare la nostra cultura in tutto il mondo.
Come tutti gli anni, gli ascolti televisivi non sono stati brillanti, ma certamente l’evento è stato culturalmente rilevante, non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo. Telecamere nazionali e internazionali erano puntate davanti al Teatro alla Scala di Milano per non perdersi neppure un secondo del pre-evento.
Evento culturale tra i più importanti al mondo, la Prima della Scala di Milano ha coinvolto positivamente gli spettatori come le maestrane, i ministri italiani come gli ospiti illustri internazionali. Televisivamente trasmessa su Rai1 dalle 18:01 alle 22:28 con la conduzione di Milly Carlucci e Bruno Vesta, il Don Carlo ha ottenuto un ascolto medio di 1.411.000 spettatori pari all’8.4% di share.
Poco prima dell’inizio dello spettacolo, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer ha annunciato salendo sul palcoscenico del teatro prima del Don Carlo che inaugura questa ricca stagione: «Sono qui per condividere con voi una buona notizia, l’Unesco ha nominato il canto lirico italiano patrimonio immateriale universale dell’Unesco. Il ‘Don Carlo’ è un capolavoro di Verdi, una delle opere che preferisco: grandi cantanti, un grande maestro, una grande orchestra. So che voi tutti siete interessati alla parte sociale di questa apertura, io sono più interessato alla parte culturale»; questo, il primo vero applauso della serata, a cui ne seguiranno tantissimi altri.
In tutto, quattro ore di musica e tredici minuti di applausi per la Prima della Scala, riconoscimenti che vanno tutti ad una strepitosa messa in scena del «Don Carlo» di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly; molti «bravo, bravo» dal pubblico per il basso Michele Pertusi, che ha continuato a intonare nonostante un problema di salute alla gola e in particolare alle corde vocali, ovazione per la soprano Anna Jur’evna Netrebko, ma anche qualche cenno di disapprovazione per la regia di Luis Pascal.
La Prima della Scala contribuisce in maniera netta a preservare la nostra cultura che, esportata in un tutto il mondo attraverso le rappresentazioni e la televisione, rendono il nostro paese uno dei più appetibili e rilevanti al mondo. Al di là della conduzione impeccabile di due volti storici e familiari della Rai come Milly Carlucci e Bruno Vespa, che di spettacolo, ballo e cultura ne masticano ogni giorno, tra le istituzioni presenti in sala il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro delle infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, quello della cultura Gennaro Sangiuliano, quello delle riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la senatrice Liliana Segre, alla quale è stata dedicata una standing ovation di svariati minuti.
Credito fotografico: Teatro alla Scala, Facebook