Primo maggio 2025 a tutto sole. Per la prima volta, il prezzo dell’energia elettrica è sceso a zero – o vicino allo zero – per otto ore consecutive in tutto il Paese. Un risultato che premia l’elevata produzione fotovoltaica registrata in una giornata festiva, caratterizzata da consumi elettrici contenuti. Dalle 10 alle 17, l’energia in Italia è costata praticamente nulla, con picchi minimi registrati alle 15, quando il Prezzo Unico Nazionale ha toccato quota 0 €/MWh.
Un segnale concreto della maturità raggiunta dal fotovoltaico, che in alcune ore ha rappresentato la principale fonte di produzione elettrica. Il massimo apporto del solare è coinciso con il calo fisiologico della domanda tipico dei giorni festivi: un incrocio che ha prodotto il crollo del prezzo dell’energia. “Questo è un vantaggio diretto per famiglie e imprese”, ha commentato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. “Chi ha contratti indicizzati al mercato all’ingrosso vede già benefici in bolletta. Ma serve grande attenzione alla sicurezza della rete”.
L’esperienza spagnola
L’esperienza spagnola indica la direzione di sviluppo del sistema elettrico. Il Paese iberico ha vissuto nelle scorse settimane episodi di blackout legati a problemi di rete e alla difficoltà di gestire un sistema energetico con una forte componente di rinnovabili non sufficientemente supportata da sistemi di accumulo che pure sono già disponibili sul mercato.
Il caso italiano del 1° maggio sottolinea, in positivo, la stessa necessità. Il fatto che il prezzo dell’elettricità possa azzerarsi – o addirittura diventare negativo, come già accade in Germania o nei Paesi Bassi – è il sintomo di un eccesso di offerta in determinate fasce orarie. Se questa energia in surplus non viene immagazzinata o ridistribuita, rischia di andare sprecata o di mettere sotto stress la rete elettrica.
I sistemi di accumulo
Per questo motivo, la diffusione dei sistemi di accumulo rappresenta oggi una priorità strategica. Le batterie consentono di conservare l’energia prodotta durante le ore di picco solare, rendendola disponibile nelle ore serali o nei momenti di scarsa produzione. Una rete intelligente – la smart grid – è in grado di coordinare in tempo reale produzione, stoccaggio e consumo, rendendo il sistema più resiliente ed efficiente.
La transizione è in corso, e le rinnovabili sono le protagoniste. Ma non basta produrre energia pulita: bisogna anche saperla gestire. Accumuli diffusi, reti intelligenti e regole di mercato adeguate saranno la chiave per rendere stabili i successi di oggi e permetterne la crescita.