16.06.2023
Alla cerimonia Draghi, Monti, D’Alema e tanti ex ministri e imprenditori
Bologna, 16 giu. (askanews) – “Ho visto Flavia sorridermi per l’ultima volta nel sentiero tra Gubbio e Assisi dopo due giorni di pura felicità, con alcuni dei nostri più cari amici”. Comincia così il ricordo che Romano Prodi ha voluto condividere dando l’addio all’amata moglie Flavia Franzoni, morta per un malore martedì scorso mentre percorreva un tratto del cammino di San Francesco. “Siamo stati 54 anni sempre insieme, nei lunghi momenti di gioia e anche del dolore”, ha detto l’ex premier nella chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna abbracciando la nipote Chiara: “a 54 anni anni vorrei aggiungere anche il ricordo degli altri due anni del corteggiamento e anche un po di più: mai mi sono pentito di aver tanto insistito”.
“Abbiamo sempre condiviso tutto: dalla presidenza dell’Iri e alla vita politica a Roma e a Bruxelles. A me ha sacrificato la sua carriera ma non ha rinunciato al suo continuo approfondimento della conoscenza del welfare con una presenza intellettuale discreta e raffinata”, ha detto Prodi, commosso e sforzandosi di sorridere al termine delle esequie: “Non pensate che la nostra lunga vita insieme sia stata solo una vita di scambi intellettuali o di preoccupazioni. Abbiamo vissuto insieme cielo e terra, anche terra. Tanta felicità fra di noi”.
Il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, ha ricordato Flavia Franzoni come una donna “generosa ma non accomodante” che con Achille Ardigò e scelse la sociologia vicina ai poveri, “quella che verifica e corregge le decisioni degli economisti, per esempio certi tagli alla spesa che provocano conseguenze spesso lasciate a chi viene dopo”. Flavia, ha spiegato il cardinale, “riportava ogni cosa al senso profondo delle cose, in politica, nelle relazioni occasionali e in quelle profonde, familiari. Era come se lei avesse la bussola. Ci si può smarrire, senza un orientamento così. Ma anche ritrovare, certo, definitivamente”.
Sull’altare anche don Luigi Ciotti e il nipote don Matteo Prodi. Poco più in là gli amici e compagni nelle istituzioni Parisi, Clò e Bianchi. Gli ex presidenti del Consiglio, Mario Draghi, Mario Monti e Massimo D’Alema hanno portato un abbraccio alla famiglia. Poi economisti e imprenditori, tra cui Profumo, Moretti, Montezemolo e Cimbri. Il Pd al gran completo con la segretaria Schlein, Bonaccini, Letta, Veltroni, Bersani e Provenzano. Per il governo la ministra Bernini e il viceministro Bignami. Giorgia Meloni ha mandato una corona di fiori per ringraziare “una persona che ha vissuto a fianco di chi ha dato molto alle istituzioni italiane”. Sul sagrato anche Gianni Morandi, il cantate preferito di Flavia.