18 Giugno 2025
/ 18.06.2025

Pure tu vai in vacanza in Giappone?

Le tasse di soggiorno possono bastare a compensare danni e disagi dell’overtourism?

“Ho bisogno di respirare un’atmosfera zen”, “è tanto che volevo programmarlo”, “tutto sommato è meno caro di quel che si pensa”… Sta di fatto che – qualunque sia la premessa iniziale – alla fine della conversazione sui programmi per l’estate si finisce sempre allo stesso modo: quest’anno vado in Giappone. Pure tu? Sì, perché il Paese del Sol Lavante non è super gettonato come meta delle vacanze 2025, è di più!

Diciamolo subito: dopo la riapertura al mondo nel post pandemia, il flusso di arrivi nel Paese è stato imponente. Solo lo scorso anno, si sono contati quasi 37 milioni di turisti (per la precisione 36.869.885). E la stima che fa l’ente del turismo giapponese, Japan National Tourism Organization, è ancora più impressionante: ci saranno 60 milioni di turisti all’anno entro il 2030. Alla faccia! Praticamente la metà dei suoi abitanti. E qui si apra una parentesi perché vale la pena raccontare che il Giappone – tra i paesi a più basso tasso di natalità – è in piena crisi demografica: nel 2024 ha perso quasi 900 mila abitanti, il calo maggiore registrato dal 1950 ma allora c’era da fare i conti con un post bellico nucleare. 

Turisti in Giappone, li vogliono tutti?

Insomma, in Giappone arriverà un gran numero di turisti. Tutti contenti? Neanche un po’. Si lamentano gli abitanti delle grandi città che devono condividere spazi e servizi, si lamentano quelli dei piccoli centri abituati ad una tranquillità assoluta, si lamentano pure le geishe che grazie alla pressione dei residenti locali sono riuscite a far interdire ai visitatori i vicoli più stretti di Gion, lo storico quartiere di Tokyo dove le geiko (le geishe, appunto) e le apprendiste maiko eseguono elaborate cerimonie che mal si conciliano con fracasso, riprese video e risatine. 

Non saranno asseragliati dai pullman di turisti mordi e fuggi come gli abitanti di Roccaraso d’inverno ma pure loro, i giapponesi – come le formiche di Gino e Michele che nel loro piccolo s’incazzano (Einaudi, 1991 pagg 108) – hanno deciso per un cambio di passo che compensi i disagi: dovrebbe entrare in vigore da marzo dell’anno prossimo una corposa tassa di soggiorno che potrà arrivare fino a 60 euro a notte (qual era l’amico che diceva “no, in fondo il Giappione non è caro…”?)

La tassa di soggiorno, ognuno ha la sua politica…

E il portafoglio del turista è sicuramente il modo più gettonato per compensare i danni dell’overtourism. E neanche da oggi. Il Bhutan ha introdotto la tassa di soggiorno per i turisti nel lontano 1974, un periodo che ha coinciso con la volontà di aprire le porte del Paese al turismo internazionale, accadeva dopo decenni di isolamento quasi totale. Aprire ma contenendo il numero di turisti, sostanzialmente. 

All’inizio degli anni Novanta del secolo scorso la tassa assume quella che è la sua struttura attuale e diventa la Sustainable Development Fee: tessera determinante nella strategia di turismo “High Value, Low Volume” del paese, un’idea del settore mirata a limitare – appunto – il numero di visitatori e preservare ambiente e cultura locale. La visione, ad oggi, sembra reggere. Anche se nel corso degli anni, alla stregua di un motore che funziona, la strategia è stata registrata e l’importo della Sustainable Development Fee è stato modificato a seconda delle esigenze: se nel 2022, la tassa è schizzata da 65 a 200 dollari al giorno per persona, nel 2023 è stata ridotta a 100 dollari al giorno con l’intento di stimolare la ripresa del turismo post-pandemia.

Al momento è il Paese con la tassa di soggiorno più alta al mondo. Ma qualche altro esempio di obolo consistente c’è. Possiamo citare Honolulu, alle Hawaii, dove la tassa turistica può raggiungere 51,70 dollari a notte. In Europa, Amsterdam applica una tassa del 12,5% sul costo della camera d’albergo, con un contributo fisso aggiuntivo di 3 euro a persona a notte per i passeggeri di navi da crociera. In Italia, Firenze è una delle città con la tassa di soggiorno più alta, con un contributo che parte da 4,50 euro per un hotel tre stelle e sale assieme alla categoria dell’albergo

Tassa di soggiorno ma anche controlli

Se la tassa di soggiorno compensa i disagi legati all’overtourism tutto viene vanificato quando si entra nella sfera dell’illegalità. Anche per questo il governo spagnolo, dopo aver riscontrato gravi irregolarità, ha ordinato ad Airbnb di rimuovere 65.935 annunci di alloggi turistici dalla sua piattaforma online. Alloggi che anche a voler restare stretti, stretti con i calcoli, avrebbero ospitato circa 130mila persone. 

Una decisione che conferma il giro di vite contro la deregulation degli affitti, annunciata dal governo spagnolo. Il ministro dei Diritti sociali, Consumo e Agenda 2030 Pablo Bustunduy ha espresso pubblicamente la volontà di collaborare con le amministrazioni competenti per contrastare “la diffusa illegalità” nel settore degli alloggi turistici, con l’obiettivo di “tutelare i diritti dei consumatori e favorire l’accesso alla casa dei residenti”. È sì, perché quello del diritto alla casa ma anche alla qualità della vita dei cittadini che vivono nei quartieri a più alta densità turistica è un altro tema. E vale un capitolo a parte.

Siamo agli inizi del Novecento quando la comunità scientifica fa i conti col lavoro di Albert Einstein sulla relatività: idee che ribaltano la nostra comprensione dello spazio, del tempo e della gravità. Idee che tornano utili anche all’analisi di fenomeni contemporanei e complessi come l’overtourism. Perché se la società giapponese è alle prese con un difficile passaggio identitario e un progetto culturale ed economico che modificherà l’assetto dei prossimi anni, a casa nostra le cose vanno diversamente. Se il Giappone si interroga di fronte all’arrivo di 60 milioni di turisti l’anno, in Italia non facciamo un plissè davanti a un volume monstre di visitatori: in Giappone i turisti rappresentano la metà dei cittadini? In Italia i turisti sono ben più del doppio dei suoi abitanti. Che dire? Tutto è relativo… 

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