15.07.2023
Quale è la nuova espressione che ha acquisito il Lusso oggi, non palesandosi più attraverso “gli averi”, ma attraverso l’avvento della digitalizzazione?
Alla fine siamo riusciti a circondarci di frasi fatte e slogan che identificano, a volte in modo estremamente superficiale, prodotti o servizi che invece dovrebbero invogliarci a “farci spendere per averli”. Che fine ha fatto il sottile messaggio trasmesso dalle pubblicità che giungeva al cuore, tal volta commovendoci, e che in meno di un minuto rimaneva impresso nella testa facendoci canticchiare il jingle che lo accompagnava?
Dov’è finita quella sensazione di “speciale” che ci lasciava quella tal réclame? Se è vero che oggi siamo nell’era della tecnologia che tutto può e tanto crea è vero anche che a causa delle infinite possibilità a disposizione di ognuno, alla fine si è perso il senso dell’originalità.
Affannati dalla continua ricerca di quel particolare che ci renderà “diversi da tutti simili” ci si ritrova nel mezzo di un vortice dove tutto si assomiglia e talvolta si rincorre, perché se è vero che il web ha aperto le porte alla creatività, è vero anche che questa sembra essersi dissolta a favore della “bella copia” e quello che una volta era “un lusso”, oggi è il minimo sindacale richiesto per essere presenti nella lista dei competitivi. Ma quindi nel 2023 cosa definisce il vero lusso?
Apparentemente si potrebbe rispondere un Rolex, una Ferrari e/o una Lamborghini… “la Kelly di Hermès”. Potenzialmente ogni tentativo potrebbe essere corretto, ma la verità è che mai come oggi il Lusso ha conquistato una nuova espressione che, basandosi sulla soggettività, sempre perno delle scelte quotidiane, non si palesa attraverso “gli averi”, ma attraverso lo stile di vita.
Se una volta la tal borsa o il certo orologio segnavano lo status simbol, oggi il vero lusso lo si dimostra in quelle che in passato venivano percepite come scelte sconsiderate, perché “le settimane e i mesi erano fatti prevalentemente per lavorare sodo”. L’avvento del digital, fortunatamente, ha sdoganato un modo diverso di lavorare grazie, anche, ad alcune rivisitazioni dei classici mestieri. Un esempio su tutti possono essere i Travel Blogger, ragazzi che guadagnano promuovendo online eccezionali luoghi di villeggiatura. Si, è così definita la figura moderna di quelli che erano, per noi Boomers, Syusy Blady e Patrizio Roversi.
Ma questa è solo una piccola parte delle meraviglie che le previsioni future promettono in ambito tecnologico. In Italia, ad esempio il 5G ha sollevato molte questioni salvo scoprire che fuori dai nostri confini già l’attenzione è rivolta ad un passo successivo, sarà questo in futuro il vero lusso?
Non lo sappiamo ancora ma, aspettando di vedere come affronteremo le evoluzioni ci auguriamo di ritrovare quella socialità che molto spesso sembra perduta o dimenticata a favore di rapporti easy and fast che abbondano all’interno dei social, utili mezzi di comunicazione, che, però, sovente assumono il ruolo di friendship recruiters.
a cura di Mariangela Bonaparte