25.05.2023
L’Ad Roberto Sergio: è il momento di far ripartire l’azienda
Roma, 25 mag. (askanews) – Nel giorno in cui il Cda della Rai ha dato il via libera (a maggioranza) alle nomine proposte dall’Ad Roberto Sergio, viale Mazzini è stata scossa dalle dimissioni “irrevocabili” di Lucia Annunziata, annunciate con una lettera ai nuovi vertici. “Non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi”, ha affermato la conduttrice su Rai3 di Mezz’ora in Più, che nei nuovi palinsesti era previsto essere confermata anche la prossima stagione. “In particolare – ha detto ancora Annunziata – non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono dunque le condizioni per una collaborazione”.
In mattinata il Cda aveva approvato le nuove nomine per le testate giornalistiche e i generi. Per quanto riguarda le prime, Gian Marco Chiocci sarà il nuovo direttore del Tg1; al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; a guidare il Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre Jacopo Volpi diventa Direttore di Raisport e del relativo Genere.
Per i generi, Stefano Coletta lascia l’Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione. Angelo Mellone dirigerà l’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l’Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie Tv, Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali. Per i canali radio, a capo di Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova Direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla Direzione Editoriale per l’Offerta informativa.
Deliberato dal Cda anche l’aggiornamento dell’assetto organizzativo, con la nascita di nuove aree organizzative, tra cui la Direzione Coordinamento iniziative strategiche quale punto di riferimento strutturato e di coordinamento delle attività riferite in particolare al Piano Industriale, al Piano di Sostenibilità e al Contratto di Servizio; nell’area editoriale radiofonica è stata creata una nuova Direzione denominata Radio digitali specializzate e podcast.
In una lettera inviata successivamente ai dipendenti, l’Ad Sergio ha precisato che “l’arrivo di nuovi vertici ha l’obiettivo di aiutare l’azienda ad uscire da un’impasse industriale complessa e consolidare il suo ruolo come prima azienda culturale del Paese e motore delle trasformazioni sociali e nazionali”.
“La fase che l’azienda sta attraversando è critica”, ha sottolineato l’Ad, per il quale “è giunto il momento di mettere in sicurezza e di far ripartire la Rai. Di lavorare velocemente. Per questo motivo, nostro obiettivo prioritario è stata la riapertura immediata del dialogo con le rappresentanze sindacali dei dipendenti, e poi dei dirigenti e dei giornalisti: i lavoratori devono essere ascoltati dall’azienda e devono ricevere risposte e tutte le sigle sindacali devono sapere che non esistono una prima una seconda ed una terza squadra ma esiste una squadra unica, che si forma attraverso il giusto equilibrio, il giusto rispetto alle istanze di tutti. E il risultato, ottenuto congiuntamente da vertici aziendali e sindacati, della revoca dello sciopero generale che era stato indetto per domani 26 maggio dimostra che in questi incontri sono state poste le basi di un rapporto fondato sul rispetto e la fiducia reciproci, che deve consolidarsi sempre più. Perché dobbiamo lavorare uniti tutti insieme”.