16 Maggio 2024
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Società

Recensire per informare, influenzare per vendere

Le valutazioni terze influiscono sull’umore d’acquisto dei consumatori. È la prassi più usata dei venditori della nostra epoca per arrivare alle tasche targettizzate, ma come sempre, esistono molte insidie dietro a ciò che viene osannato come qualcosa di utile.

Un tempo era il passaparola l’arma per combattere la concorrenza: tante persone parlando di un prodotto, ne spargevano la voce ad amici e parenti. È così che sono stati venduti milioni di elettrodomestici, ma è anche così che interi ristoranti riempivano i loro tavoli.

Oggi, le recensioni online hanno plasmato le modalità di acquisto, assumendo un ruolo centrale nelle decisioni dei consumatori. In primo luogo, le recensioni online ottengono molta credibilità in quanto chi scrive non è chi vuole vendere il prodotto, ma chi l’ha provato e, sinceramente, può dire come si è trovato. Così facendo, il venditore ottiene credibilità, guadagnata sul campo dal giudizio indiscriminato del suo pubblico.

Gli alloggi, hotel e ristoranti hanno lanciato anche la moda di valutare le prestazioni, con le stelle, per esempio: più se ne guadagnano, meglio è e, così facendo, i potenziali acquirenti possono avere il punteggio sulla base dei vari criteri di valutazione.

Spesso il pubblico sceglie comunque di acquistare un bene, conoscendone prima i difetti. Si evita così l’effetto sorpresa e soprattutto non si hanno rimorsi. Attenzione, però. Come sempre molte insidie si nascondono dietro a ciò che viene osannato come qualcosa di utile. Non dimentichiamo le recensioni false, fatte in cambio di sconti, solo per aumentare il proprio fascino sul pubblico. Così molti scelgono di comprare recensioni tramite dei «pacchetti» di gradimento, proprio come fanno molti influencer con i propri followers.

Ancora più gravi quelle non veritiere, ma in negativo: chi scrive del locale di fianco al suo pur di screditarlo, chi fa dispetti alla concorrenza e ne parla male fingendosi un cliente, chi si inventa storie… bisogna prendere consapevolezza che screditando sul web un prodotto o un locale si rischia di danneggiarne l’immagine per sempre, rovinando un’attività senza motivo.

Si può allora parlare di illecito per false recensioni sia dalla parte dell’utente, che da quella del venditore. Nel primo caso (utente) l’autore di una recensione falsa in negativo rischia di essere accusato di diffamazione. Il secondo caso (venditore) si ha quando la specifica recensione avviene in cambio di qualcosa, manipolando il diritto di espressione del consumatore. In questo caso il proprietario dell’attività rischia addirittura di essere accusato di concorrenza sleale. Un conto è poter dire con sincerità come ci si è trovati in un hotel, un altro è esagerare perché non si è avuto lo sconto, altrimenti la lite è dietro l’angolo, ancora prima di essere denunciati. Come cercare di migliorare la reputazione sul web? Quando si riceve un complimento sincero chiedere che venga condiviso sulle piattaforme idonee, oppure aggiungere sul biglietto da visita il modo per commentare come ci si è trovati online.

La pubblicità, in fondo, è da sempre l’anima del commercio.

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