A Roma l’arte si mescola all’aria. Quindici piazze della Capitale si stanno trasformando in tele a cielo aperto grazie a “Blue Art – I colori dell’aria”, un progetto che unisce bellezza, tecnologia e sostenibilità ambientale. Non semplici murales, ma opere realizzate con vernici fotocatalitiche capaci di catturare lo smog: un modo per dire che l’arte può davvero cambiare il mondo, anche a partire da una strada.
L’iniziativa rientra nelle azioni di Roma Capitale per contrastare l’inquinamento atmosferico, accanto agli interventi strutturali e alle tradizionali domeniche ecologiche e sabati blu. A curare l’operazione è Zetema, su incarico dell’Assessorato capitolino all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. Cinque street artist italiani, scelti per la capacità di lavorare su grandi superfici e per il segno grafico distintivo, stanno dando forma a una mappa visiva della qualità dell’aria: un pattern condiviso che traduce in colori e forme lo stato di salute delle città.
Arte che respira
“Blue Art” utilizza il Pureti®, una vernice atossica che, grazie a un processo di fotocatalisi, crea una sottile rete attiva capace di neutralizzare le particelle inquinanti come PM10 e PM2.5. Ogni metro quadro trattato purifica l’aria quanto un albero di media grandezza.
È arte che respira, dunque. E che invita a respirare meglio. I colori, ispirati alle mappe dell’inquinamento globale, costituiscono un’altra parte del messaggio: mostrano quanto sia urgente agire per difendere la qualità dell’aria e la salute collettiva.
“Con questa scelta vogliamo dare un segno tangibile della battaglia che Roma ha intrapreso sul fronte della sostenibilità e della lotta ai cambiamenti climatici”, spiega il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. “Un grazie sincero ai cinque artisti – Marco Oggian, ScombinaAndo, Serena Gianoli, GeometricBang ed Elisabetta Vedovato – che hanno dato forma con 15 bellissime opere a un’idea di riscossa ecologica”.
La natura come alleato
“Le piazze fanno la città, sono luoghi dove le relazioni si creano, si consolidano, si ampliano”, aggiunge Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo dei rifiuti. “E noi abbiamo messo l’ambiente al centro di 15 piazze: gli effetti dell’inquinamento sulle persone, la natura come nostro potente alleato, l’urgenza del cambiamento delle nostre abitudini quotidiane. L’arte diventa così un importante strumento di sensibilizzazione sociale e rigenerazione urbana, una cassa di risonanza per aiutare tutti ad attivarsi per la difesa di se stessi e del pianeta”.