«Un rotariano lavora attraverso progetti volti ad aiutare la società a maturare le condizioni per la pace, fine ultimo di ogni azione del Rotary». Dal primo club fondato a Milano nel 1923 agli attuali 14 Distretti con circa 43.000 soci, il Rotary celebra il suo glorioso passato all’insegna dell’amicizia, della professionalità e della leadership, varando nuovi progetti rivolti alle nuove generazioni, al lavoro e all’ambiente.

Il Rotary International, tra le prime e più diffuse organizzazioni di Servizio del mondo, festeggia il suo Centenario in Italia con un programma di iniziative promosse dal 17 al 19 novembre a Milano, dove il primo club nacque nel 1923. Un secolo di vita che riassume l’impegno e l’attenzione costante ai bisogni della comunità, ripercorso nel congresso nazionale celebrativo nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano in cui sono convenuti i primi 13 club nella storia del Rotary in Italia, che in meno di un anno dalla loro fondazione costituirono il primo degli attuali 14 distretti distribuiti lungo la penisola, da nord a sud, che comprendono 760 Club per un totale di circa 43.000 soci.

Ad aprire le celebrazioni il concerto della Cappella Musicale in Duomo, simbolo della primogenitura milanese del Rotary, ma soprattutto dell’apertura del Rotary alla comunità civile. Durante il congresso uno sguardo al glorioso passato, ma in particolare al futuro per poter progettare, sulla base dei tre temi scelti (giovani, lavoro, ambiente) l’impegno del Rotary negli anni a venire. «Ai giovani va rivolta particolare attenzione, perché essi mostrano segni di preoccupante difficoltà per quanto riguarda il loro futuro – ha sottolineato Giulio Koch, Governatore Distretto Rotary 2041 che raggruppa i club dell’area metropolitana di Milano e Presidente del Comitato per le celebrazioni del Centenario del Rotary in Italia – A Milano sono presenti oltre 200mila studenti. L’intenzione del Rotary è occuparsene per comprenderne le esigenze e cercare di dare loro delle possibilità e strumenti per recuperare l’umanità che oggi viene contrastata da una tecnologia pervasiva e abbastanza difficile da gestire». È stato denominato “Età Futura”, il progetto che esteso a tutti i Distretti Rotary d’Italia per l’istituzione di un osservatorio attivo sulle iniziative dedicate proprio a giovani, lavoro e ambiente, che il Rotary porta avanti.

Il coinvolgimento dell’Accademia Teatro alla Scala nel programma celebrativo del centenario rotariano a Milano e in Italia vuole rimarcare l’attenzione verso centri di assoluta eccellenza formativa, dove i giovani vengono coltivati e portati ad essere talenti che poi possano portare la loro vena artistica nella società e nel mondo.

«Il Rotary si rifà a cinque valori fondamentali che ogni socio è chiamato a coltivare, sviluppare e utilizzare nella sua vita professionale, familiare e sociale: amicizia, etica, diversità, servizio e leadership – ha ricordato Giulio Koch – La professionalità rappresenta l’elemento chiave e viene messa a disposizione “al di sopra di ogni interesse personale”. Un rotariano lavora attraverso progetti volti ad aiutare la società a maturare le condizioni per la pace, fine ultimo di ogni azione del Rotary».

Credito fotografico: Pernice Editori