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Sanità, Meloni: Ssn è eccellenza, al lavoro per modernizzarlo

20.02.2025

“Alla sanità destinati investimenti record”

Roma, 20 feb. (askanews) – “Questa Giornata è l’occasione per rinnovare ai tantissimi professionisti al servizio della salute il ringraziamento per l’impegno, la competenza e la professionalità che dimostrano ogni giorno, anche nelle situazioni più critiche, per costruire una sanità più attenta ai bisogni dei cittadini. Impegno che, troppo spesso, viene dato per scontato ma che costituisce uno dei presupposti per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. L’Italia può vantare un’infrastruttura di eccellenza come il Servizio Sanitario Nazionale e le professioni sanitarie rappresentano la colonna portante di questo sistema, che è nostro dovere proteggere, valorizzare e rafforzare. È il motivo per il quale, fin dal nostro insediamento, siamo al lavoro per rendere il SSN più moderno ed efficiente, per dare risposte sempre più adeguate e tempestive ai nostri cittadini e riconoscere ai professionisti della salute ciò che meritano”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio all’evento per la Giornata nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, socioassistenziali e del volontariato.

Prosegue Meloni: “Abbiamo scelto, per questo, di destinare alla sanità stanziamenti record, portando nel 2025 il Fondo sanitario nazionale a 136,5 miliardi di euro e ad una spesa pro-capite di 2317 euro. Con gli Accordi di Coesione stipulati in questi anni con le Regioni abbiamo messo a disposizione, inoltre, un miliardo e 300 milioni di euro per investimenti negli ospedali e con la revisione del PNRR abbiamo liberato ulteriori 750 milioni da investire sempre sulla sanità. Abbiamo concentrato le risorse a disposizione sul rinnovo dei contratti dei dirigenti medici e del personale del comparto e per valorizzare il personale, a partire dalla detassazione delle retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa. Dopo decenni di attesa, poi, abbiamo voluto compiere una piccola ma grande rivoluzione, sostenendo un emendamento parlamentare che chiedeva di stanziare 30 milioni di euro per riconoscere un compenso agli specializzandi di area non medica. Mi riferisco a professionisti come farmacisti, psicologi, biologi, odontoiatri, chimici, fisici e veterinari che finora non avevano beneficiato né di un percorso formativo ben delineato, né di un adeguato riconoscimento economico”.

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