16.10.2024
Le tendenze promettono quasi la metà dell’elettricità globale da fonti amiche dell’ambiente entro il 2030. Solo nel 2024, finora, il mondo ha prodotto cifre importanti come +670 Gigawatt sia dall’eolico che dal fotovoltaico. A partire da India e Cina, i numeri saranno triplicati rispetto ai precedenti sei anni.
L’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili è sempre più massiccio a livello planetario, con i vari Paesi del mondo che in tal senso stanno aumentando ricerche e applicazioni, ma anche la consapevolezza che sia questa la chiave per affrontare il futuro nel modo migliore. E infatti, entro il 2030, in base alle attuali tendenze, quasi metà dell’elettricità globale sarà generato proprio dalle rinnovabili.
A rilevarlo è uno studio di grande importanza, e dalla provenienza altrettanto autorevole. Si tratta, infatti, del rapporto annuale sulle fonti rinnovabili curato dall’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), organismo facente parte dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che ha fornito anche i numeri che giustificano tale ottimismo.
Si calcola per esempio che tra quest’anno (il 2024) e il fatidico 2030 la nuova potenza rinnovabile a disposizione della popolazione mondiale arriverà a toccare quota 5.500 Gigawatt. Una quantità esorbitante, se si pensa che sarà quasi il triplo rispetto a quanto rilevato in un’analoga forbice temporale di sei anni (tra il 2017 e il 2023). E anche solo questo 2024 ha finora prodotto numeri estremamente promettenti: +670 Gigawatt da fonti rinnovabili.
Ma qual è esattamente l’origine di tutta questa energia? Importante è la crescita di eolico e fotovoltaico, che insieme raddoppieranno la loro quota del mix elettrico globale: fino al 30% alla fine del decennio. E attualmente rappresentano la soluzione più economica in quasi ogni angolo del mondo per generare nuova elettricità rispettando l’ambiente. La parte del leone andrà però all’energia solare, che entro il 2030 esprimerà secondo il rapporto IEA l’80% della crescita della capacità rinnovabile globale. Un obiettivo raggiungibile in due modi: installando un numero sempre crescente di pannelli solari sui tetti di aziende o anche solo abitazioni private, ma anche tramite la costruzione di nuove centrali solari di grandi dimensioni e capacità.
Un ultimo aspetto di indubbio interesse riguarda i Paesi chiamati al maggiore sforzo per convertire la propria energia in chiave ecosostenibile. In questo senso, se gli attuali trend fossero confermati e le politiche dei governi interni restassero intatte, davanti a tutti si collocherebbe la Cina: il gigante asiatico entro il 2030 potrebbe arrivare a produrre quasi il 60% dell’intera capacità rinnovabile mondiale. E se già questa percentuale appare astronomica, si pensi che nel non lontano 2010 superava a stento il 30%.
Oltre alla Cina, che attualmente è il Paese che aggiunge nel proprio sistema la massima quantità di elettricità da fonti rinnovabili, è giusto citare anche l’India. Che, pur attualmente indietro rispetto all’altra potenza continentale, rappresenta tra le maggiori economie mondiali quella che sta crescendo a un tasso più veloce. E tenuto conto del fatto che stiamo parlando di uno Stato per decenni accompagnato dal luogo comune sul proprio inquinamento, questa non può che essere un’ottima notizia. Oltre che il giusto sprone per noi europei a fare ancora e sempre meglio.