11.01.2024
Ci scoprono grandi spreconi. 469,4 grammi di cibo a settimana: davvero troppo! L’anno scorso si correva al discount, il 2024 inizia con i rincari. Non resta che limitare le spese, eliminando gli sprechi. Coldiretti propone l’uso della “doggy bag”.
Negli ultimi anni la spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è stata di quasi 3000 euro, un dato in significativa crescita (+8,7%). L’aumento, tuttavia, non corrisponde a un maggiore livello di spesa; da una parte c’è chi dice di aver aumentato la qualità a discapito della quantità, abbattendo le cosiddette “scorte”.
Sicuramente in tanti casi le famiglie hanno modificato le proprie scelte di acquisto; il 30% ha dichiarato di aver provato a limitare la quantità e/o la qualità del cibo acquistato. Il 21,5% della spesa alimentare è destinato alla carne, il 15,7% a cereali e a prodotti a base di cereali, il 12,7% a ortaggi, tuberi e legumi, il 12% a latte, altri prodotti lattiero-caseari e uova, l’8,5% alla frutta e il 7,9% a pesce e frutti di mare. L’anno scorso sono aumentate le compere al discount, il 2024 invece è iniziato con rincari ovunque e l’obbligatorietà per molti al limitare le spese.
Il nuovo anno è partito all’insegna dei rincari, così molti hanno pensato alla soluzione più facile: evitare gli sprechi. Secondo l’ultimo Rapporto di Waste Watcher International per la campagna Spreco Zero, ogni cittadino italiano spreca in media 469,4 grammi di cibo a settimana: davvero troppo! E si pensi che ogni anno in Italia vengono sprecati 8,65 milioni di tonnellate di cibo. In Europa fanno peggio solo Germania (10,9) e Francia (9). A livello pro capite, ogni italiano getta ben 146 chili, 15 in più rispetto alla media europea, con il 73% dello spreco che si verifica in casa. Il dato più significativo è che al ristorante finisce nel bidone dell’immondizia il 50% del cibo ordinato!
Così la Coldiretti, in collaborazione con il Censis, ha pensato di proporre come negli Stati Uniti l’uso della doggy bag. Anche in Francia è obbligatoria nei locali con più di 180 coperti, in Spagna altresì si può, anzi si deve, portare a casa gli avanzi. Si ricordi l’ex prima dama Michelle Obama fotografata mentre porta a casa gli avanzi di una carbonara ordinata in una trattoria romana.
In Italia ci stiamo abituando al cambiamento, anche se non è facile sradicare alcune usanze, come la vergogna ingiustificata di chiedere gli avanzi. Si ritiene un’usanza barbara e maleducata, da “accattoni”. Sempre più ristoranti si stanno mobilitando con confezioni da asporto per i clienti che desiderano portare a casa il cibo non consumato in loco. C’è una vera e propria legge, la 166/16 sugli sprechi alimentari che promuove l’uso da parte dei ristoratori di contenitori riutilizzabili per l’asporto degli avanzi.
Così si conferma che il 49% degli italiani si mostra pronto a chiedere la doggy bag non solo per evitare lo spreco alimentare, ma per esigenze di risparmio.
“Obbligatorietà della doggy bag” è proprio la proposta di legge che Forza Italia sta presentando in questi giorni alla Camera, anche se c’è chi dice che imporre multe a un ristoratore che ha finito le vaschette di alluminio non cambierà la situazione. In ogni caso, resta la discrezionalità delle scelte, parola d’ordine per consumi che riducano gli sprechi.