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Cronaca

Strade italiane pericolose dopo il Covid, cosa succede?

05.08.2023

454 incidenti stradali al giorno nel 2022. Il primo anno dopo l’emergenza Covid ha visto rialzarsi le statistiche degli incidenti stradali; è spaventoso il numero dei bambini coinvolti, alto quello degli uomini rispetto alle donne. Ecco le statistiche.

Il 2022 è stato il primo anno di effettiva ripresa dopo la lunga emergenza Covid, anche sulle strade italiane. Questo però si accompagna a numeri estremamente negativi per quanto riguarda una particolare statistica, quella relativa agli incidenti, in automobile e non solo.

Il report messo a punto da Istat e ACI in tal senso parla chiaro: il 2022 ha fatto registrare 165.889 incidenti stradali (454 al giorno) con una crescita del +9,2% rispetto all’anno precedente. Stessa percentuale per i feriti (che sono stati in tutto 223.475), mentre le vittime della strada sono salite addirittura del 9,9% (3.159 morti). Questo dato è comunque in linea con quello del 2019, ultimo anno prima dello scoppio della pandemia, rispetto al quale è anzi leggermente sceso (-0,4%). Ancora più cospicue le diminuzioni per incidenti (-3,7%) e feriti (-7,4%).
C’è però un aspetto che colpisce nell’indagine, e che rappresenta il dato più inquietante in assoluto: l’età delle vittime.

Nel 2022 erano infatti ben 39 i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni deceduti per le conseguenze di un incidente stradale: si tratta del dato massimo tra quelli registrati negli ultimi quattro anni. Se infatti nel 2021 non si era andati oltre il numero (comunque tragico) di 28 morti, nel 2020 erano stati 37 e nel 2019 addirittura meno: 35.
Una delle possibili ragioni di questo dato deriva da una nuova categoria di incidenti. Quelli (che hanno comportato lesioni a persone) in cui è rimasto coinvolto almeno un monopattino elettrico. Il loro numero era infatti solo di 654 nel 2020, ma è salito a 2.101 nel 2021 per arrivare ai 2.929 del 2022. Istat e ACI aggiungono anche che, nell’anno passato, le vittime di questo tipo di incidente sono state 16, contro le 9 dei dodici mesi precedenti. Nel 2020, invece, non ce n’erano state in assoluto. E la tendenza è simile per le biciclette elettriche: il confronto tra 2020, 2021 e 2022 presenta rispettivamente 240, 691 e 1.113 sinistri, che hanno provocato 6, 13 e 20 decessi.

Tra i luoghi in cui si verificano gli incidenti, è siderale il vantaggio delle strade urbane su qualsiasi altra opzione: parliamo infatti del 73,4% degli eventi, contro il 21,5% di quelli avvenuti nelle strade extraurbane. Appena il 5,0% dei sinistri si è invece verificato in autostrada. Le primissime tre cause sono risultate distrazione alla guida (15,0%), mancato rispetto della precedenza (13,7%) e velocità troppo elevata (9,3%). La settima casistica è invece il comportamento scorretto del pedone (2,7%).
Altissima anche la percentuale degli uomini che hanno perso la vita rispetto alle donne: i primi sono stati infatti 2.579 (81,6%), le seconde 580 (18,4%). Le fasce d’età più a rischio sono invece la 20-29 e la 45-59 per gli uomini, la 20-24 e la 75-84 per le donne. Rispetto al 2021, è notevolissima la crescita delle vittime nella fascia dei 60-64enni (+35,5%), seguita da quella dei 15-19enni (+21,2%) e quella dei 25-29enni (+10,4%).

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