16 Maggio 2024
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Salute

Telefonini, dalla morbosità alla schiavitù

I dispositivi elettronici possono impossessarsi di noi. Impadronirsi della nostra vita, controllare i nostri desideri, distorcere le nostre abitudini, rovinare i nostri rapporti interpersonali, distruggere la nostra vista, aumentare il nostro stress fisico e psicologico. Ma dove siamo arrivati?

Aumento di ansia, agitazione perenne e dolori al collo, occhi che bruciano e dita che tremano… tutti sintomi riconducibili a una sola cosa: troppo tempo davanti allo smartphone. Un adulto, in media, trascorre circa 3 ore al giorno col suo smartphone, non sono poche se consideriamo che ci applichiamo tra social network, giornali online, videogiochi e chi più ne ha più ne metta. Ammettiamolo, spesso apriamo il telefono per controllare un impegno in agenda o semplicemente per verificare un’informazione e ci perdiamo nel magico mondo digitale. Dobbiamo, altresì, constatare che ormai tutta la nostra vita è dentro al dispositivo telefonico: la banca, l’agenda, il navigatore, l’orologio, la posta … Così, seppur inconsapevolmente, ci troviamo a dedicare troppo tempo al telefono. Serve bilanciare l’uso on e offline e recuperare il controllo, scegliendo più coscientemente quando “smettere” di scrollare senza senso.

 

Come fare allora? Diamoci delle regole, prima fra tutte quella che è proprio lo stesso dispositivo a concederci: fissiamo dei limiti giornalieri sull’uso tramite specifiche app (alcuni telefoni contengono la possibilità cercando nelle impostazioni). Questo ci aiuterà a monitorare il tempo trascorso tra messaggi, giochi, social, telefonate…etc.

Molte piattaforme offrono vere e proprie funzioni che notificano addirittura il tempo trascorso su ogni app. Consapevolezza è il primo passo per prendere provvedimenti sul nostro comportamento sbagliato. Attenzione proprio alle notifiche: riceverne troppe distrae, deconcentra e “provoca” il desiderio di cliccarci sopra. Domandiamoci: è proprio necessario aprire ora questa news?

 

Occhio non vede, cuore non duole: provate ad eliminare dalla schermata principale alcune app che avete constatato vi fanno perdere tempo; così facendo dovrete “cercarle” facendo diventare l’azione più consapevole. Un’alternativa è autoimporsi dei momenti della giornata in cui il telefono viene scientemente messo da parte; il nostro benessere mentale e la produttività ci ringrazieranno per aver fatto questa scelta. Sarà importante anche imporsi hobby e attività che non richiedano necessariamente l’uso del telefono. Pensate a un corso di pittura, di cucina o un po’ di sport. Diamo informazione ai nostri cari di dove siamo e facciamo una passeggiata al parco lasciando proprio a casa il telefono. È importante comunicare ad amici e parenti questa scelta, sapranno perché ogni tanto non rispondiamo e magari proveranno a fare lo stesso.

 

E ora il consiglio più noto, ma meno seguito: prima di andare a letto evitate l’uso del telefono per almeno un’ora! Questo per migliorare la qualità del sonno, affinché sia più riposante. È importante disintossicarsi prima di chiudere gli occhi. Inoltre, le nuove generazioni stanno già prendendo queste abitudini malsane, è fondamentale non dare il cattivo esempio.

 

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