11.08.2024
L’altoatesino eliminato nei quarti a Montecarlo
Roma, 11 ago. (askanews) – Uscito ai quarti dell’Atp di Montreal, Jannik Sinner non è riuscito a confermarsi nel torneo vinto un anno fa: “Sì, è stata una partita difficile”, ha detto in conferenza stampa dopo la sconfitta contro Andrey Rublev. “Non ho iniziato molto bene ma poi dopo il secondo set mi sono trovato in una situazione migliore. Nel terzo è andata com’è andata ma va bene così, è una cosa che capita. Lui ha giocato meglio nei momenti importanti ed ha meritato di vincere”. “Rublev meglio nei momenti decisivi” “Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: oggi giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati – ha sottolineato -. Certo, anche lui era stanco. Mi ha brekkato per primo ma poi la partita è cambiata. Ho avuto cinque palle-break nel primo gioco del set decisivo: non le ho sfruttate, c’era un po’ di tensione, può succedere. Se è stato quello il punto di svolta? Non so, era tutto normale. Ero sotto 1-0, stavo servendo ma ho giocato un pessimo turno di battuta. Sai, in quel momento, quando hai avuto alcune occasioni, non sei riuscito a sfruttarle e poi è lui a fare il break il game dopo, il livello di fiducia è cambiato di sicuro. Lui poi ha servito molto bene per tutto il set. Può succedere. Voglio dire, Andrey ha giocato molto bene il primo set, io sono riuscito a reagire nel secondo, ho avuto le mie possibilità nel terzo, ma alla fine lui ha giocato meglio nei momenti importanti”.
Ora l’obiettivo è New York: “Credo che questo tipo di cose siano un po’ più mentali che fisiche”, ha proseguito Sinner nella sua analisi. Spiegando anche come intende “gestire” le forze in vista dell’appuntamento più atteso. “Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale. Speriamo di tornare in forma. Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di essere in grado di farlo per lo US Open, che è anche l’evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno. Quindi ci sto puntando”.