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Cronaca

Tesla, robot killer, Musk non ci sta

03.01.2024

“Robot ferisce ingegnere di Tesla”. Sarebbe stata una bella notizia, se non fosse un “false flag” riuscito a ingannare testate conosciute dell’editoria mondiale.

“Robot attacca e ferisce ingegnere di Tesla”: sarebbe una bella notizia, se fosse vera. Purtroppo, in tempi in cui sul web tutto viaggia senza controllo, l’intelligenza artificiale diventa materia di gossip, buona appunto per fare un titolone sul proprio sito di news (il Daily Mail, in questo caso) per acchiappare clic e veder poi l’articolo girare per il mondo. Ma la notizia, appunto, l’ha controllata qualcuno? Pare che nel mondo dell’informazione il punto non sia più centrale.

Insomma: l’editoria crede che i cervelli sempre più tecnologici siano un pericolo per il futuro della libertà, eppure le teste ancora pensanti cadono in tranelli come questo sempre più facilmente. Il robot di Tesla, che poi non è neanche un robot, è diventato il simbolo di quanto ormai sia semplice far passare una verità che non lo è, tramite un banale passaparola, di quello che una volta facevano vivere i quartieri. Ora però per quartiere è diventato il mondo, la Rete ha amplificato la platea, ed il pericolo – ancor più dell’AI – è la faciloneria con la quale si trasmette la (presunta) realtà, aldilà di ogni evidenza.

E invece: il robot di Tesla alla fine è un braccio meccanico di un’azienda tedesca chiamata Kuka, di quelli che si trovano in migliaia di capannoni industriali e non solo alla Tesla Gigatexas Factory; l’incidente non è accaduto adesso, come sembrava dall’articolo che l’ha rivelato, ma è del 2021; l’ingegnere ferito (questo è vero) era impegnato a programmare i bracci meccanici impegnati a sezionare il metallo con cui vengono fatte le auto, ma si è dimenticato che ce n’era uno acceso; di qui il fatto che il braccio ha eseguito il compito assegnatogli, cioè ha sezionato; ed anche che l’ingegnere non si era tolto ancora di torno. Risultato, in pratica: scena da film di fantascienza o banale incidente sul lavoro? Per carità: non è il caso di dare ragione sempre a Elon Musk, che su «X» ha definito una “vergogna” il fatto che la notizia sia stata sparata in questo modo e che qualcuno abbia pensato che la colpa fosse di Optimus, quello sì un robot da lui inventato, e pure di sembianze umane. Però è anche vero, senza tirar sempre in ballo le tre leggi della robotica di Asimov, che bisognerebbe dar seguito anche agli allarmi di chi pensa che Tesla, comunque, nasconda qualcosa. Hannah Alexander, l’avvocato che rappresenta la no-profit Workers Defense Project, dice che il numero degli incidenti avvenuti in quella fabbrica sarebbe sottostimato, anche se poi il più grave riguarda un operaio morto per un colpo di calore. «Secondo me quello che abbiamo letto in quel rapporto è solo una piccola parte» ha aggiunto il legale, e detto così sembra sia tutto pronto per un altro titolone ad effetto.

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