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Cronaca, Sport

Torino, passerella “Made in Sinner”

10.11.2024

ATP FINALS 2024 Torino 07/11/2024 Blue Carpet e Media Day Jannik Sinner.

Jannik è il favorito delle ATP Finals, mai vinte da un italiano in 53 anni. Esordirà stasera contro Alex De Minaur e non si vede chi lo possa superare in condizioni tecniche e ambientali così favorevoli. È stato aiutato anche dall’urna. Nel suo gruppo Medvedev, Fritz e De Minaur, con i quali parte nettamente favorito. Cronaca, regolamento e format.

Siamo stati a un passo dal tornare indietro di 33 anni. Era il 1991 quando il giornalista Rino Tommasi definì i due gruppi delle ATP Finals “Girone di Ferro” (Becker, Stich, Sampras, Agassi) e “Girone di Latta” (Courier, Lendl. Forget, Novacek). Curiosità: il primo era intitolato a John Newcombe, il secondo a Ilie Nastase. Le ATP Finals di Torino, dopo tre anni di denominazioni anonime, sono tornate a intitolare i gironi ai campioni del passato. Hanno scelto proprio Newcombe e Nastase, probabilmente perché nel 2024 cade in cinquantennale delle loro vittorie, rispettivamente alle WCT Finals e al Masters, tornei paralleli poi riunitesi nel 1990 con il nome attuale di ATP Finals. Sarebbe bastato che Taylor Fritz finisse nell’altro girone e avremmo potuto riciclare la frase tommasiana, poiché il Gruppo Newcombe è complessivamente più forte del Gruppo Nastase, quello in cui si trova Jannik Sinner. L’altoatesino, strafavorito per la conquista del titolo (un suo successo paga 2.15, quota irrisoria per essere alla vigilia) se la vedrà con Daniil Medvedev, Taylor Fritz e Alex De Minaur.

Sarebbe un perfetto girone di latta… non fosse per la presenza dell’americano. Il finalista dello Us Open (battuto a New York proprio da Sinner) si trova decisamente a suo agio sul sintetico indoor e potrebbe essere un degno avversario per Jannik, nonché possibile favorito contro l’acciaccato Medvedev e l’esordiente De Minaur. Fosse stato sorteggiato nel Gruppo Newcombe al posto di Casper Ruud (principale indiziato per il ruolo di “materasso”), il girone di Jannik sarebbe stato incredibilmente semplice, quasi da concedergli il pass per le semifinali ancor prima di giocare. Invece il norvegese se la vedrà con Alexander Zverev, Carlos Alcaraz e Andrey Rublev. La sensazione è che lo spagnolo e il tedesco abbiano un discreto margine e il loro scontro diretto (probabilmente mercoledì) sarà uno spareggio per vincere il gruppo ed evitare Sinner in semifinale. E Jannik? Si presenta a Torino nelle migliori condizioni possibili.

Forte di una stagione fantastica (65 vittorie e 6 sconfitte), è arrivato con una settimana d’anticipo e sta toccando con mano l’impressionante popolarità conquistata in Italia. Le scene di isteria collettiva in ogni sua apparizione pubblica ricordano quelle per le rockstar, ma il bello di Jannik riesce a non perdere la concentrazione. Esordirà stasera alle 20.30 contro Alex De Minaur (sempre battuto in sette precedenti) e, in tutta onesta, non si vede chi lo possa superare in condizioni tecniche e ambientali così favorevoli. Alcaraz può fargli male, ma non sul cemento al coperto (anche se il suo coach, Juan Carlos Ferrero, è corso ai ripari e si è fatto installare un campo identico a quello di Torino nella loro accademia). E allora, forse, il principale avversario potrebbe essere quell’Alexander Zverev che ha vinto a Parigi Bercy, è salito al numero 2 del mondo e negli ultimi mesi è stato il più vicino a batterlo quando Jannik “faceva sul serio” (la semifinale a Cincinnati). Ma tutto sembra apparecchiato per una passerella Made in Sinner.

REGOLAMENTO: Gli otto giocatori sono stati divisi in quattro fasce: il numero 1 e il numero 2, il 3 e il 4 e così via. Dei possibili avversari, Sinner è stato fortunato pescando Medvedev e De Minaur (meno temibili di Alcaraz e Rublev), mentre gli è andata meno bene con Fritz (decisamente più competitivo di Ruud).

IL FORMAT: Ci sono due gironi all’italiana. Ogni tennista giocherà tre partite. Il vincitore del Gruppo Nastase affronterà in semifinale il secondo classificato del Gruppo Tiriac, e viceversa. La finale è prevista domenica 17 novembre alle ore 18.

Credito fotografico: foto di Giampiero Sposito

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