18.08.2023
L’apertura sarà il 23 agosto a Malga Tassulla in Val Nana. Da Paolo Fresu a Carmen Consoli, un mese di concerti ad alta quota spaziando dalla musica classica al jazz, dalla canzone d’autore alla world music, tutti in luoghi raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti.
«Le Dolomiti. Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?». Per Dino Buzzati, scrittore, giornalista e alpinista, le vette trentine erano talmente belle da dubitare della loro natura terrestre. La Marmolada, le Pale di San Martino, le Tre Cime di Lavaredo: montagne meravigliose e imponenti da cui toccare il cielo, o quasi. Un po’ come accade quando si ascolta musica dal vivo, in grado di elevarci ad altre dimensioni. Anche per questo motivo il festival «I Suoni delle Dolomiti» è unico: un mese di concerti tra le Dolomiti trentine spaziando dalla musica classica al jazz, dalla canzone d’autore alla world music, al teatro musicale.
Luoghi meravigliosi vengono raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti che sperimentano insieme la fatica della salita e la gioia di arrivare alla meta per godere di arte irripetibile.
La 28esima edizione della rassegna si terrà dal 23 agosto al 1° ottobre sotto la direzione artistica di Mario Brunello, tra i più famosi musicisti della scena internazionale:
Venerdì 1° settembre il violoncellista di Castelfranco Veneto saluterà il levar del sole a 2500 m, in occasione dell’Alba delle Dolomiti sul Col Margherita, accompagnato dal Polish Cello Quartet che riunisce quattro violoncellisti di spicco della nuova generazione. La prestigiosa formazione propone un programma “sinfonico”, seppur per soli 5 strumenti: due originali e rare trascrizioni del Bolero di Ravel e del Concerto per violoncello in Si minore, op. 104, di Dvorak.
Tra gli artisti coinvolti nei 17 appuntamenti in tabellone figurano il trombettista Dave Douglas, la cantante Tatiana Eva-Marie, la pianista Frida Bollani Magoni, la violinista Iva Bittova, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello, Jack Savoretti, Paolo Fresu con Daniele Di Bonaventura e Pierpaolo Vacca, Gene Gnocchi, Banda Osiris. L’apertura del 23 agosto a Malga Tassulla in Val Nana, ai piedi del Monte Peller nelle Dolomiti di Brenta, è affidata al cantautore norvegese Erlend Øye e ai siciliani de La comitiva: ghiaccio e fuoco uniti in un mix di suoni e colori diversi che ben incarnano il lato più avventuroso de «I Suoni delle Dolomiti». Gran finale il 1° ottobre a Camp Centener sopra Madonna di Campiglio. A chiudere il festival sarà la cantantessa del rock Carmen Consoli, sempre anticonvenzionale e autentica. La sua voce e la sua chitarra lasceranno un segno nelle rocce millenarie.
Gli appuntamenti in programma sono aperti e gratuiti, considerati dagli organizzatori un dono della natura. Ogni amante della musica e della montagna, esperto o neofita, è ospite gradito. Ai partecipanti, come agli artisti, viene richiesto di aderire con anima e corpo al Manifesto dei Suoni delle Dolomiti, 13 parole che riassumono il senso del festival: ascolta, Dolomiti, suoni, spazi aperti, silenzio, luce, terre alte, camminare, impegno, condivisione, rispetto, accessibilità e tradizione. Ognuno è chiamato ad avere cura del luogo, della storia, della musica, della natura, delle altre persone e della propria trasformazione. Perché è impossibile essere gli stessi dopo un’esperienza del genere.
Credito fotografico:
Pierluigi Orler Dellasega