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Cronaca, Sport

Tour 2024, cose troppo intelligenti per la IA

28.06.2024

Il Tour de France scatta dall’Italia, facendo tre tappe, una vera prima volta per la Grand Depart. L’intelligenza artificiale non lo sa, come non sa spiegare una moltitudine di sfiziose curiosità della corsa ciclistica più prestigiosa al mondo. Sei i principi del ciclismo contemporaneo quest’anno. L’approfondimento.

È sufficiente interrogare ChatGPT per conoscere gli elementi basilari del Tour de France 2024, che si correrà dal 29 giugno al 21 luglio. Segnando così la 111^ edizione della prestigiosa corsa. Quest’anno il Tour scatta da Firenze, dall’Italia, una vera prima volta per la Grand Depart e termina a Nizza, Francia, abbandonando la tradizionale conclusione di Parigi, per via della preparazione dell’Olimpiade 2024. Coprendo la distanza di 4.492 chilometri, la corsa propone una significativa sfida di 52.000 metri di dislivello, comprendendo 7 tappe di montagna (di cui 4 con arrivo in salita), 2 cronometro individuali per 59 km in totale e, per la prima volta, un tratto di sterrato di 32 km.

La corsa comincia con una frazione collinare di 205 km da Firenze a Rimini e continuerà con tappe di caratteristiche varie. Da sottolineare l’impegnativa 20esima tappa da Nizza al Col de la Couillol e la tappa finale di 34 km a cronometro individuale da Monaco a Nizza. Punto a capo. Potrà mai bastare ciò ai curiosi lettori. Decisamente “no”.
Approfondiamo. L’Intelligenza Artificiale non dice che il Tour partirà per la prima volta dall’Italia alla 111^ edizione per via delle brillanti idee di Dario Nardella, che avanzò la prima candidatura ad ospitare la Grande Boucle già nel 2012 per onorare due estati più tardi il Centenario della nascita di Gino Bartali e dare continuità al marketing territoriale inaugurato con i Mondiali di Ciclismo UCI Toscana 2013. A quel tempo, Nardella era vicesindaco di Firenze, ruolo che ha occupato sino al momento di prendere il volo verso il Parlamento Europeo di Bruxelles assieme a Stefano Bonaccini, già munifico presidente della Regione Emilia-Romagna, in grado di garantire gran parte del contributo da versare alle casse del Tour per avere in Italia la corsa ciclistica più prestigiosa al mondo (16 milioni di euro?).

La stessa IA non spiega un sacco di altre sfiziose curiosità. Le tappe del Tour 2024 in Italia sono 3 perché, dopo la Firenze-Rimini di sabato, si celebreranno la Cesenatico-Bologna di domenica, la Piacenza-Torino di lunedì e la partenza da Pinerolo verso la Francia di martedì. Il Tour presenta tutti i 6 principi del ciclismo contemporaneo, sorretti o meno dalla forma migliore perché qualcuno è reduce da disavventure (cadute), e ciascuno di loro dipinto come fenomeno a modo suo: Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic, Mathieu Van der Poel, Remco Evenepoel, Wout Van Aert. Saluta l’assalto all’accoppiata con il Giro (vinto al risparmio) nella stessa stagione da parte di Pogacar (numero 1 del ranking mondiale, già 2 volte in giallo e per la prima volta in rosa quest’anno): risultato che non viene registrato dal 1998 vale a dire da quando Marco Pantani salpò da Dublino con qualche difficoltà per navigare acque tempestose sino a Parigi (scandalo Festina, qualche corridore in gattabuia, ritiro in massa degli spagnoli in odor di truffa sportiva). Sempre il Tour guarda con un certo interesse agli appena 8 italiani al via su 176 partenti, idealmente tirati dal neo-tricolore Alberto Bettiol, ma senza Filippo Ganna e Johnatan Milan sarà difficile cancellare il record di mancate vittorie in 88 tappe.

Questo Tour porta un’infinità di insegnamenti agli organizzatori locali, in primis quelli del Giro d’Italia ridotto a service per l’occasione, su come si internazionalizza e si promuove a livello mondiale un evento sportivo e sociale. Dimentica, però, Valentina Strada che giusto 100 anni prima, mentre stava per nascere Gino Bartali, tentò una rivoluzione culturale, elevando una donna al livello degli uomini, salvo poi constatare che l’iniziativa rimase praticamente lettera morta.

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