30 Maggio 2025
/ 28.05.2025

Tra le gondole spunta Lucietta, Venezia inaugura i taxi elettrici

Al Salone Nautico di Venezia debutta Lucietta, il primo taxi acqueo full-electric. Un simbolo di una mobilità che cambia, tra innovazione artigianale e un mercato globale in piena trasformazione

Nella città che ha fatto della barca un’arte ma del rumore un prezzo da pagare al turismo, arriva finalmente una risposta silenziosa e sostenibile: Lucietta, il primo taxi acqueo full-electric di Venezia, verrà presentato in anteprima al Salone Nautico di Venezia in programma dal 29 maggio al 2 giugno all’Arsenale. Un battello che non rinnega il suo passato, ma lo ricarica.

Lucietta è il frutto di una collaborazione tra il gruppo svizzero Repower, partner tecnico dell’evento, Nauta Yachts, che ne ha curato il design, e il Cantiere Serenella di Murano, sinonimo di eccellenza artigianale. Non si tratta solo di una barca a zero emissioni, ma di un nuovo modello culturale: progettato insieme ai tassisti della laguna, attraverso un sondaggio che ha raccolto suggerimenti e necessità operative, Lucietta è la risposta concreta a una domanda urgente di innovazione urbana.

Quando Venezia indica la rotta

Il progetto nasce con Venezia nel cuore, ma guarda molto più lontano. Il design elegante, la costruzione in legno pregiato, la motorizzazione elettrica silenziosa e le soluzioni ergonomiche la rendono perfetta per la laguna, ma anche potenzialmente replicabile in altre città d’acqua, dai centri storici italiani fino ai canali di Amsterdam o alle baie turistiche internazionali.

Il debutto di Lucietta sarà anche glamour: la barca è attesa come protagonista della prossima Mostra del Cinema di Venezia, dove trasporterà attori e vip tra calli e Lido senza rumore né fumi. Un piccolo grande gesto simbolico per una città che vive sotto l’assedio del turismo di massa e del cambiamento climatico.

La spinta globale della nautica elettrica

Mentre Venezia sperimenta l’elettrificazione del trasporto pubblico, il resto del mondo non resta a guardare. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il settore delle barche da diporto elettriche sta entrando nella sua fase pionieristica, seguendo lo stesso schema delle auto elettriche: modelli di lusso per finanziare la diffusione su larga scala.

Negli Stati Uniti, startup come Arc Boat Company (nata da ex ingegneri Tesla, Rivian e SpaceX) stanno ridefinendo il concetto di barca a motore. Dopo il lancio del modello Arc One da 300.000 dollari, Arc ha presentato modelli più accessibili come l’Arc Sport (da 258.000 dollari) e l’Arc Coast, un natante da crociera per acque costiere da 168.000 dollari, pensato per la pesca o lo sci nautico. Queste barche offrono accelerazione istantanea, fino a 500 cavalli di potenza, e un’autonomia di 3-5 ore a velocità sostenuta. Il tutto senza il rombo del motore e senza inquinare.

Anche in Europa il trend avanza: la svedese X Shore propone modelli elettrici a partire da 139.000 dollari. Sono numeri alti, certo, ma che ricalcano i prezzi delle controparti a benzina di fascia alta. L’idea è quella di aprire una nuova fase del mercato: meno carburante, meno manutenzione, meno complessità tecnica. E molta più facilità d’uso, come testimoniano i nuovi acquirenti, molti dei quali — secondo i dealer — non avevano mai posseduto una barca prima.

Un mercato in transizione

Nel 2024 negli Stati Uniti si sono vendute oltre 231.000 barche a motore, per un giro d’affari da 57,7 miliardi di dollari, ma solo una piccola frazione era elettrica. Le vendite sono in calo, ma proprio qui si gioca la scommessa della transizione: attrarre i nuovi utenti, quelli abituati già all’auto elettrica, con prodotti più semplici, puliti, e meno rumorosi. Per ora la fascia di mercato è quella del lusso, ma se il trend si affermerà arriveranno i modelli più economici. 

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