28.07.2024
Milwaukee, la città di Happy Days incorona Trump. La sua comunicazione riesce a capovolgere la comprensione degli americani del fare politica. I suoi “tweet” accecano la fascia più istruita degli elettori e diventano un libro di poesie.
Sono lontani i giorni in cui Fonzie, Richie, Potsi e Ralph si ritrovavano felici e spensierati da Arnold’s in “Happy Days”, una delle serie più popolari della storia della tivù andata in onda tra il 1974 e 1984 e ambientata a Milwaukee. Oggi la città del Wisconsin è alle prese con tensioni razziali e diseguaglianze economiche. È anche la città che ha ospitato la convention repubblicana e che ha appena regalato a Donald Trump un biglietto per essere “potenzialmente” di nuovo inquilino della Casa Bianca. È diventato ufficialmente il candidato del Grand Old Party (Gop) alla presidenza. Come suo vice ha scelto J.D. Vance, senatore dell’Ohio di quasi 40 anni più giovane di lui. Vance è passato al mondo Maga (Make America Great Again) dopo essere stato un “Never Trump”.
Milwaukee è tradizionalmente una città blu, ossia democratica, e quattro anni fa Joe Biden ebbe la meglio su Trump. Ora il magnate cerca di prendersi la rivincita puntando su un elettorato repubblicano giovane e con posizioni più moderate rispetto a quella della media dei repubblicani del Wisconsin. “Tornerò”, “Riprendiamoci l’America”, dicono alcuni messaggi elettorali e riporta il merchandise in vendita nei pressi del Fiserv Forum, l’arena che ospita la convention repubblicana fino alla sera di giovedì 18 luglio. Per Carlos Perez, di origini portoricane e appassionato di calcio italiano, Trump sarà il presidente che metterà a posto il paese economicamente e anche dal punto della politica estera. «Abbasserà le tasse per le imprese – dice – si assumerà di più e la gente avrà più soldi da spendere». Sostiene anche che durante gli anni della prima presidenza, Trump è riuscito a fare accordi con paesi storicamente nemici. Tuttavia, scivola sull’aborto, nonostante sia un avvocato e una persona con un’istruzione superiore. Cade nella trappola delle “fake news” quando sostiene che nello Stato di New York si può abortire fino al nono mese di gravidanza. In realtà è fino a 24 settimane.
Alla convention c’è anche chi cerca di capitalizzare sugli strafalcioni grammaticali e sintattici dell’ex presidente. In particolare, i suoi tweet hanno ricevuto un “trattamento letterario” e sono diventati un libro, dal titolo «Collected Poems of Donald J. Trump». «Trattiamo i suoi tweet come poesia», ha dichiarato Ian Pratt, fondatore della casa editrice Golden Goose. “Trump for Poet Laurate”, lo slogan dello stand dove è in vendita il libro.