22 Dicembre 2024
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Cronaca

Turista sfregia il Colosseo con il nome della propria fidanzata e scatena il web

«Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà, che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo», così commenta il nostro Ministro della Cultura l’azione del turista americano che ha voluto immortalare il nome della propria fidanzata sul muro del Colosseo. Già quattro le denunce per danneggiamento al Colosseo registrate nei primi sei mesi del 2023.

A quanti di noi sarebbe venuto in mente di incidere con le chiavi il nome della propria fidanzata sul Colosseo, sapendo la storia che rappresenta? Eppure, su una delle mura dell’Anfiteatro Flavio un turista americano ha pensato di lasciare segno del suo amore (e del suo passaggio). Non ha tardato il commento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: «Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà, che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo, un patrimonio della storia come il Colosseo, per incidere il nome della sua fidanzata. Spero che chi ha compiuto questo gesto all’Anfiteatro Flavio, venga individuato e sanzionato secondo le nostre leggi».

Non è stata una guardia ad accorgersi del fattaccio, ma, come i tempi moderni insegnano, un video sui social diventato presto virale e che ha scatenato indignazione sul web diventando presto “trending topic” su Twitter. Isabella ha scritto: «Quando un americano entra nell’anfiteatro più grande e bello del mondo credendo di stare in quelle brutte copie di Las Vegas accade questo. Oltre alle sanzioni gli farei pulire con la lingua ogni millimetro del #Colosseo» Stefano ricorda: «Alberto Sordi diceva Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi», e Fabio si domanda: «Dove sono i controlli?».

Rischia almeno quindicimila euro di multa e il carcere fino a cinque anni il giovane turista ancora non identificato e in questo caso pare ai più non solo una punizione che non sarà davvero messa in pratica, ma anche eccessiva rispetto ad altre recenti notizie di cronaca. Dice Andrea: «Imbrattare un patrimonio come il Colosseo deve costare giustamente parecchio, ma leggo anni di carcere quando ci sono assassini in libertà», concorda Laura: «Questi sono i problemi! Non donne che muoiono per mano di uomini o bambini che muoiono per colpa di sfide! Quelli liberi! In carcere invece per un imbratto».

Tomi sentenzia: «il turista rischia cose che tanto in Italia non si concretizzano, come il carcere». Ma gli atti simili, soprattutto d’estate, sono all’ordine del giorno, considerando che l’Italia ha un patrimonio di beni culturali unici nel suo genere. Solo due giorni fa, un turista argentino di 32 anni ha fatto volare un drone all’interno dell’area archeologica, contravvenendo al divieto assoluto di sorvolo, e ora rischia una multa. (Anche l’anno scorso un turista argentino aveva manovrato un drone contro un palazzo storico della capitale). Se pensiamo al passato ricordiamo le martellate alla Pietà di Michelangelo o i danni alla Barcaccia del Bernini da parte dei tifosi del Feyenoord fino al tentativo di scalata della Fontana del Nettuno di Bartolomeo con conseguente distruzione della mano destra e del bastone del Dio del Mare.

Tornando all’ultimo sfregio del Colosseo, la denuncia è stata notificata ai carabinieri di piazza Venezia, che indagano ora per deterioramento dei beni culturali e violazione del regolamento di polizia urbana. Con questo ultimo episodio sono già quattro le denunce per danneggiamento al Colosseo registrate nei primi sei mesi del 2023.

 

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