26 Dicembre 2024
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Cronaca, Sanità

Un 2025 rivoluzionario per il sistema sanitario nazionale

25.12.2024

Dopo decenni di attesa, verranno introdotte oltre 3 mila nuove prestazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, e nuovi trattamenti oncologici, finora sperimentali. L’investimento mira a ridurre le disuguaglianze regionali e garantire a tutti servizi sanitari all’avanguardia. Panoramica.

Anno nuovo (o quasi), cure nuove. Dal 30 dicembre 2024, infatti, ci sono importanti novità nel Sistema Sanitario Nazionale, che, dopo decenni di attesa, introducono oltre 3 mila nuove cure e prestazioni sanitarie. E molte di queste sono erogate gratuitamente o con il pagamento di un ticket. Una notizia per l’appunto molto attesa, ufficializzata nei giorni scorsi dal “Decreto Tariffe“  approvato in Conferenza Stato-Regioni e che andrà ad aggiornare l’elenco delle prestazioni dopo 28 anni. Un investimento, questo, pari a circa 550 milioni di euro e che ha come obiettivo finale la riduzione delle disuguaglianze regionali e garantire a tutte le cittadine e tutti i cittadini i servizi sanitari all’avanguardia.

E le prestazioni che entreranno a far parte dei cosiddetti Lea – livelli essenziali di assistenza – sono molteplici, dalla procreazione medicalmente assistita alla diagnosi e monitoraggio della celiachia, agli screening neonatali. «È una bella notizia perché finalmente tutte le coppie potranno accedere al trattamento nell’ambito dei Lea, senza più differenze economiche e geografiche» commenta per esempio Antonio Guglielmino in riferimento alla PMA.

Tra le principali novità, ci sono le nuove prestazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, considerate fino a poco tempo fa sperimentali, ma che ora possono essere offerte in regime ambulatoriale. Per esempio, assumono rilevanza alcune tipologie di radioterapia e le terapie biologiche di ultima generazione, che sono destinate a migliorare in modo significativo l’efficacia dei trattamenti. Importantissimi, dunque, i nuovi trattamenti oncologici: da fine 2024, infatti, saranno disponibili strumenti innovativi, come per esempio la radioterapia stereotassica e l’adroterapia. Ancora, grandi novità anche nel settore degli ausili protesici, tra cui, oltre ai dispositivi cosiddetti “di serie”, includono ora anche ausili informatici adatti per disabilità gravi, come i dispositivi di riconoscimento vocale. Buone notizie per il settore oculistico, con una revisione delle tariffe delle procedure legate a cataratta e altri interventi specialistici, che rendono questi interventi più accessibili ai pazienti.

In questo nuovo scenario, ad assicurarsi che tutti i cittadini possano accedere al “livello essenziale” di cure sarà il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea, grazie a un sofisticato set di indicatori che monitora già dal 2020 l’efficacia delle prestazioni sanitarie. Ma qualcuno storce il naso: «Il sistema di controllo non è stato aggiornato per verificarne la reale erogazione – spiega Tonino Aceti, presidente di SalutequitàOccorrono indicatori specifici». E dunque, tra entusiasmo e perplessità, il SSN si prepara a scrivere un nuovo capitolo.

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