Il Natale si avvicina e, da sempre, questo periodo è sinonimo di luci, regali e tavole imbandite. Ma ha anche un volto nascosto: è uno dei momenti dell’anno in cui si produce il maggior volume di rifiuti: dagli imballaggi alla carta regalo plastificata, dalle decorazioni usa e getta agli avanzi di cibo, fino agli oggetti che finiscono dimenticati in un cassetto già a gennaio. Non tutto è perduto, però, perché sempre più persone, consapevoli della crisi ambientale, cercano modi e soluzioni per vivere le feste in modo più sostenibile, senza rinunciare all’atmosfera natalizia.
L’obiettivo, certo, non è la perfezione, ma la ricerca di un equilibrio che renda più leggero l’impatto sul Pianeta. In altri termini, un Natale a “rifiuti zero”, o comunque a rifiuti ridotti. Come? È sufficiente qualche scelta mirata, un po’ di pianificazione e un pizzico di creatività, che non guasta mai.
Creatività e riciclo sono ingredienti chiave
Ad esempio, le confezioni dei regali sono tra i principali responsabili del picco di rifiuti natalizi: spesso la carta da regalo tradizionale contiene plastica, patinature o glitter non riciclabili e finisce inevitabilmente nell’indifferenziata. Una valida alternativa potrebbe essere l’uso di materiali riciclati o di recupero, come pagine di vecchi giornali, carte kraft, sacchetti di carta conservati durante l’anno. E per chi vuole un effetto più elegante, nessuna paura: c’è il metodo giapponese furoshiki, con stoffe riutilizzabile, che offre infinite possibilità creative e trasforma la confezione in un vero e proprio regalo.
Ancora, le decorazioni, lo sappiamo, sono l’anima del Natale. Allo stesso tempo, sono anche uno dei simboli più evidenti dello spreco: plastica, luminarie di bassa qualità, decorazioni usa e getta. Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Ma, anche in questo caso, è possibile rendere gli addobbi più sostenibili. Come? Optando per esempio per materiali naturali come pigne, rami secchi, agrumi essiccati, spezie o piccoli elementi di recupero. Semplici da preparare e che regalano un profumo che ricorda immediatamente l’inverno, e possono essere compostati o, perché no, riutilizzati l’anno successivo.
Anche nell’acquisto delle decorazioni più tradizionali si può fare una scelta più responsabile: puntare su prodotti artigianali, riparabili o realizzati con materiali durevoli. Dunque, un Natale sostenibile non significa rinunciare alla magia, ma imparare a valorizzare ciò che già si possiede: prima di acquistare nuovi addobbi, vale la pena fare un inventario di quelli degli anni passati. Spesso si ritrovano dettagli dimenticati o materiali da reinventare con un semplice tocco di vernice ecologica e un pizzico di fantasia. Anche l’albero può essere più green: chi preferisce l’albero vero può cercare vivai che offrono piante in vaso da restituire o da ripiantare dopo le feste; chi sceglie il sintetico può puntare sulla durabilità, utilizzandolo per molti anni.
Pacchi e spedizioni più green
Con l’aumento degli acquisti online, soprattutto durante il periodo natalizio, anche gli imballaggi delle spedizioni diventano un tema fondamentale. Scegliere marketplace o negozi che utilizzano packaging ridotto, riciclato o plastic-free può fare una grande differenza. E, quando possibile, conviene preferire il ritiro in negozio o consegne raggruppate: meno viaggi, meno emissioni, meno scatole da smaltire.
Anche per spedire regali ad amici o parenti lontani si possono utilizzare materiali di protezione già presenti in casa, evitando il pluriball e sostituendolo con carta riciclata o cartoni sagomati.
Un Natale più lento e meno consumistico è possibile?
La sostenibilità, però, non riguarda solo gli oggetti, ma anche il nostro modo di vivere il tempo delle feste. In questo senso, un approccio “slow” può aiutare a ridurre lo spreco di risorse, di energia e anche di stress. Preparare decorazioni fai-da-te con i bambini, organizzare scambi di regali fatti a mano con amici e parenti, scegliere di acquistare meno ma meglio. Tutti piccoli gesti che rendono il Natale più significativo e più leggero per l’ambiente.
Anche la scelta dei regali può contribuire a un Natale a rifiuti zero: preferire esperienze, prodotti locali, oggetti pensati per durare, oppure materiali rigenerati o di seconda mano aiuta a evitare il classico “regalo di circostanza”, che finisce magari inutilizzato dopo pochi giorni.
Ma, nonostante tutte le attenzioni, qualche rifiuto, inevitabilmente, verrà comunque prodotto. Il passo fondamentale, dunque, è smaltirlo correttamente: separare carta, plastica e organico, evitare di mettere nella raccolta differenziata materiali contaminati, informarsi sulle regole specifiche del proprio comune.
Insomma, gesti semplici che possono davvero fare la differenza senza rovinare l’attesissima magia del Natale.
