26 Luglio 2025
/ 24.07.2025

Verità climatiche, incendi globali e favole ecologiche: all’Elba book festival i vincitori del Premio Demetra 2025

All’Elba book festival sono stati annunciati i vincitori della quinta edizione del Premio Demetra, promosso da Comieco, dedicato alla letteratura ambientale. Tra oltre cento opere in concorso, sono stati premiati Giulio Betti per la saggistica, John Vaillant per un’indagine sugli incendi globali, Piero Malenotti per un romanzo sull’insostenibilità dello sviluppo estrattivo, Walter Obert per una favola ecologica per ragazzi e Roberto Grossi per una graphic novel sulla rimozione collettiva della crisi climatica

C’è chi smonta con ironia e rigore le bugie più diffuse sul cambiamento climatico, chi racconta in presa diretta la devastazione degli incendi estremi, chi costruisce un romanzo d’impegno che interroga la nostra idea di progresso, chi accompagna i più giovani alla scoperta del mondo animale con uno sguardo poetico e chi, attraverso le tavole di una graphic novel, denuncia il grande rimosso della contemporaneità: la crisi ecologica. Sono queste le cinque traiettorie narrative che si sono imposte alla quinta edizione del Premio Demetra, assegnato oggi all’Elba book festival, il più importante riconoscimento letterario italiano dedicato ai temi dell’ambiente, della sostenibilità, del cambiamento climatico e della transizione ecologica.

Il premio, promosso da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) in collaborazione con l’Elba book festival, con il sostegno di numerosi partner pubblici e privati, rappresenta una piattaforma culturale di riferimento per chi racconta, studia o illustra le urgenze ambientali del nostro tempo. L’edizione 2025 ha visto in concorso oltre cento opere tra narrativa, saggistica, letteratura per ragazzi e graphic novel. La cerimonia di premiazione si è tenuta nella cornice di Rio nell’Elba e ha incoronato cinque vincitori, uno per ciascuna sezione, a cui è stato conferito un premio in denaro di 2.000 euro.

Smontati i luoghi comuni dello scetticismo

Nella sezione dedicata alla saggistica si è distinto Giulio Betti, autore di Ha sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climatico”, pubblicato da Aboca. Con tono brillante e grande chiarezza divulgativa, Betti smonta uno a uno i luoghi comuni che alimentano lo scetticismo climatico. Il suo lavoro, che unisce rigore scientifico e accessibilità, è un invito a leggere con spirito critico le informazioni e a non lasciarsi manipolare da quella che l’autore definisce una “disinformazione comoda e pericolosa”.

Per la saggistica straniera tradotta in italiano, il premio è andato allo scrittore e giornalista canadese John Vaillant, autore de “L’età del fuoco”, edito da Iperborea. Vaillant, che ha già raccontato la fragilità degli equilibri naturali in altre sue opere, firma qui un’indagine profonda e appassionante sull’aumento vertiginoso degli incendi estremi nel mondo. L’autore intreccia dati scientifici, storie personali e riflessioni geopolitiche, dimostrando come il fuoco, da elemento naturale, si stia trasformando in sintomo e motore della crisi planetaria.

Nella sezione narrativa è stato premiato Piero Malenotti con Per l’ultima goccia, pubblicato da Sensibili alle foglie. Attraverso lo sguardo disilluso ma combattivo di un ingegnere minerario, Malenotti costruisce un romanzo intenso https://ultimabozza.it/per-lultima-goccia-un-romanzo-che-racconta-le-ombre-del-mondo-fossile/ , che si muove tra introspezione e denuncia, capace di raccontare la tensione tra sviluppo economico e distruzione ambientale. La storia, che si snoda tra miniere, deserti e cambiamenti climatici, è un grido d’allarme contro la logica estrattiva e una riflessione sulla necessità di modelli alternativi.

Una favola moderna

Nella categoria dedicata ai libri per ragazzi, la giuria ha premiato Walter Obert per “Animali”, edito da Sabir. Il libro è una favola moderna che invita a guardare il mondo animale con curiosità, immaginazione e rispetto. Attraverso un linguaggio semplice ma mai banale, Obert riesce a parlare ai più giovani (e non solo) della complessità della natura, stimolando la sensibilità ecologica e incoraggiando una visione empatica verso ogni forma di vita.

Infine, per la sezione graphic novel italiana e tradotta, il premio è stato assegnato a Roberto Grossi per La grande rimozione”, pubblicata da Coconino. Con uno stile visivo potente e un impianto narrativo che non fa sconti, Grossi racconta una società che si ostina a non vedere la crisi climatica. Il suo lavoro è una denuncia graffiante e lucidissima della distanza tra consapevolezza individuale e responsabilità collettiva, tra l’evidenza dei fatti e il silenzio delle istituzioni.

Un giudizio allargato

Particolarmente significativa, anche quest’anno, la struttura partecipativa delle giurie. Alla selezione delle opere hanno contribuito, accanto alla giuria ufficiale presieduta da Ermete Realacci, anche una serie di gruppi di lettura esterni. Gli studenti dell’Itcg Cerboni di Portoferraio hanno espresso il proprio giudizio sui libri per ragazzi, mentre i detenuti della Casa di Reclusione di Porto Azzurro hanno valutato le graphic novel in concorso. Per la narrativa, è stato coinvolto il circolo di lettura “Tisana letteraria” dell’Isola d’Elba. Un coinvolgimento che ha arricchito il valore del premio, rendendolo uno strumento di cittadinanza attiva e riflessione collettiva.

Il Premio Demetra, nato per promuovere una nuova consapevolezza ambientale attraverso la narrazione, dimostra di essere molto più di una semplice rassegna letteraria. È un progetto culturale capace di coniugare rigore scientifico, impegno civile e immaginazione narrativa. In un tempo in cui la crisi ecologica rischia di essere normalizzata o rimossa, le voci premiate quest’anno ci ricordano che raccontare l’ambiente è oggi un atto necessario, e profondamente politico.

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