21.04.2024
Shanghai illumina il suo trofeo simbolico nella mani di Verstappen, che vince anche lì dove non aveva mai vinto prima. Sainz e Leclerc, nonostante le scaramucce che agitano il pubblico alla Sprint Race, riescono a portarsi a casa il massimo possibile: il 4° e 5° posto. Giro più veloce per il vecchio leone Alonso.
Visti i presupposti, sarebbe potuta finire decisamente peggio. Il Gran Premio di Cina si trasforma in un’altra, ennesima passerella solitaria per Max Verstappen (che mai aveva vinto in carriera a Shanghai, e lo fa nel 2024 senza alcuna fatica), mentre la Ferrari limita i danni. Alle spalle di uno splendido Lando Norris, secondo al traguardo, e dell’altra Red Bull, quella di Sergio Perez, si classificano infatti le Rosse di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Per loro un quarto e quinto posto che potrebbero far storcere il naso, ma che appaiono addirittura al di sopra delle possibilità che il Cavallino aveva dimostrato in un weekend complicato dall’inizio alla fine.
Nelle qualifiche di Shanghai la Ferrari si era dimostrata inferiore non solo alle Red Bull, ma anche alle McLaren e alla Aston Martin di un indomito Fernando Alonso. A questo si aggiunge la crescente tensione tra i due alfieri di Maranello: se la Sprint Race si era conclusa con la difesa con il coltello tra i denti di Sainz su Leclerc e il botta e risposta tra i due in parco chiuso, il Gran Premio si apre con il monegasco che alla prima curva chiude la traiettoria al compagno di squadra, favorendo Russell e Hulkenberg che si portano temporaneamente davanti a entrambi.
La rimonta dall’ottavo e nono posto è difficile, e vede Leclerc più ispirato di Sainz. Poi in Ferrari si inventano una strategia che pagherà: fare un cambio gomme in meno rispetto ai rivali. Che Verstappen sia imprendibile lo si capisce in maniera ancora più chiara e scoraggiante quando la Rossa numero 16 proprio al giro 16 lo fa passare senza opporre resistenza, con il campione del mondo che aveva già effettuato il proprio pit stop. «Non perdere tempo e fallo passare subito», suggeriscono a Charles nel più amaro dei Team Radio. Ma a raddrizzare la domenica di Maranello intervengono due provvidenziali Safety Car (tragicomica la seconda, con Stroll che centra Ricciardo alla ripartenza a mo’ di tamponamento al casello autostradale).
Questo permette a Leclerc e Sainz di ritrovarsi davanti a Piastri e Alonso, penalizzati dall’altalena di eventi del Gran Premio cinese. Il tutto mentre i problemi manifestati per tutto il weekend proseguono: la Ferrari è particolarmente lenta nel primo settore di Shanghai, il più guidato, e dimostra enormi difficoltà nel mandare in temperatura le gomme hard. Nonostante questo Charles riesce a restare vicino a Perez che lo precede, mentre Carlos resiste a Russell che lo segue.
Nel frattempo, Alonso tenta una strategia aggressiva, che quantomeno gli permette di portarsi a casa il giro veloce. Ma non di impensierire le Rosse, che artigliano punti pesantissimi in una domenica dai presupposti tutt’altro che scintillanti.
Ora a Maranello lo sguardo si sposta su Miami, e soprattutto su Imola. Sono le tappe in cui la Ferrari porterà in pista gli attesissimi aggiornamenti che dovrebbero migliorare le prestazioni della SF-24. Prima di allora non solo è impensabile lottare con la Red Bull, ma diventa complesso addirittura arginare il ritorno di una McLaren assolutamente tirata a lucido.