20 Maggio 2024
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09.05.2024

La medaglia d’oro se la aggiudica la Valle d’Aosta, con 2339 auto ogni 1000 abitanti. Aumentano anche quelle elettriche, nonostante la mancanze delle giuste politiche di adeguamento alla mobilità sostenibile.

L’Italia è il Paese più motorizzato d’Europa: a dirlo, i dati annuali Eurostat, secondo cui, nel 2022, sul territorio Ue circolavano in media 0,56 autovetture per abitante, per un totale di 45.667 milioni. Da qui, una classifica del tasso di motorizzazione, che vede ben 6 regione italiane tra le prime 10 posizioni. In particolare, si aggiudica la medaglia d’oro la Valle d’Aosta, con 2339 auto ogni 1000 abitanti, a cui fanno seguito la Provincia Autonoma di Trento, con 1.432, e quella di Bolzano, con 935.

L’alto numero di automobili nel nostro Paese, però, riflette una situazione consolidata, un trend in crescita già da ormai vent’anni: tra il 2002 e il 2022, mentre la maggior parte degli Stati membri ha registrato un aumento lineare del tasso di motorizzazione, l’Italia ha mostrato una dinamica più contenuta. Dunque, il numero di auto immatricolate nell’Unione europea è in costante aumento, con un incremento del 7% nel corso degli ultimi 5 anni, ma il Bel Paese si distingue per maggior numero di vetture ogni 1000 abitanti, con ben 684 auto rispetto alle media europea di 560. In particolare, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2022 il numero medio di autovetture è aumentato del 14,3%, passando da 490 a 560. E, come detto, l’Italia occupa il primo gradino del podio, seguita da Lussemburgo (678), Finlandia (661) e Cipro (658). Agli antipodi Lettonia, Romania e Ungheria, che hanno registrato i tassi più bassi, con rispettivamente 414 auto ogni 1000 abitanti, 417 e 424.

Interessante poi osservare che la Romania, nonostante si trovi nella parte bassa della classifica, sia il Paese che ha registrato la crescita più elevata di autovetture: sempre facendo riferimento al decennio 2012-2022, si è registrato un aumento dell’86,2%, per un totale di 193 auto in più ogni 1000 abitanti. Seguono Croazia (+44%,8%), Ungheria (+40,9%), Slovacchia (+40,1%) ed Estonia (+39,7%), con Ungheria ed Estonia che risultano tra le top 5. Se però siamo i primi per tasso di motorizzazione, siamo tra gli ultimi per l’adozione di auto elettriche: nello specifico, secondo i dati di Repower Italia, in Europa il 14% delle vetture vendute sono elettriche, mentre in Italia solo il 4%, dato confermato anche dall’indagine di Motus-E. Eppure, l’elettrico sembra piacere: nel corso del 2023 il mercato delle auto elettriche pure, note anche come Bev, ha raggiunto quota 66.276 prodotti venduti, con un aumento del 35,11% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo, secondo le stime di Unrea le Bev rappresentano soltanto lo 0,5% del totale del parco circolante. Ma forse le cause di questo mancato decollo non sono da ricercare nel semplice “gusto” dell’utente finale. Piuttosto, le cause andrebbero ricercate nell’incapacità delle nostre politiche di cogliere il cambiamento e di investire adeguatamente in una trasformazione della mobilità più sostenibile.

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