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Cronaca, Cultura, Economia

Volano i libri, l’Italia si dà alla lettura

08.02.2024

Anche il 2023 è stato un anno positivo per l’editoria italiana dei libri. Addirittura in aumento rispetto al 2022. Cresce anche il numero dei lettori: le statistiche evidenziano una percentuale pari al 74% della popolazione. Facebook è il primo vettore della comunicazione attraverso i social.

I dati degli ultimi anni dimostrano un trend positivo per il mercato del libro in Italia, che chiude il 2023 con una crescita dello +0,8% rispetto al 2022, corrispondente a un +14,1% sul 2019. Aumenta il numero dei libri pubblicati, quasi 69 mila (sui 65 mila del 2022) e aumenta il numero dei lettori, che si aggira, secondo le ultime statistiche, a una percentuale pari al 74% della popolazione. Questi numeri sono emersi dalle ultime indagini di mercato condotte dall’Associazione Italiana Editori (AIE), presentate nel mese di dicembre 2023. Ed è un quadro sostanzialmente diverso da quello che si costruiva dieci anni fa, non solo per i numeri decisamente negativi delle pubblicazioni e del fatturato, ma soprattutto per quanto riguarda il settore digitale e le scelte d’acquisto dei lettori.

Facendo qualche passo indietro fino al 2014, noto come un anno di crisi per il mercato editoriale italiano, dal consueto report sullo stato dell’editoria pubblicato annualmente dall’AIE emergevano due dati interessanti: una massiccia crescita degli ebook e il calo degli acquisti nelle librerie fisiche, a favore dell’online. Oggi i dati dicono altro. Nel 2023 i titoli a stampa pubblicati sono aumentati del 5% rispetto al 2022, mentre per gli ebook c’è stata una crescita soltanto dell’1%. In tendenza opposta rispetto all’anno precedente, inoltre, si preferisce acquistare in store fisici, in crescita, e meno online.

Oggi, dunque, gli italiani leggono, per fortuna. Ma come e cosa? Se è vero che il popolo dei lettori è in aumento, va detto tuttavia che gli ultimi anni hanno rappresentato un significativo cambiamento circa la fruizione del prodotto libro. Durante la sua partecipazione all’ultima edizione di Più libri più liberi, Giovanni Peresson, direttore dell’Ufficio Studi dell’AIE, ha messo in evidenza quanto il digitale e in particolare i social abbiano influenzato il mondo editoriale. «Nei social c’è stata in questi anni una trasformazione profonda delle dinamiche. Da Facebook, che è stato il primo vettore della comunicazione attraverso i social, si è passati poi a Instagram e adesso siamo nella generazione di TikTok. Questa trasformazione tocca anche fasce diverse di pubblico (…)» spiega Peresson, ponendo l’attenzione a un rapporto fruttuoso, quello tra social e libri, che coinvolge il settore su scala mondiale. Perché, se il mondo libraio oggi gode di una rinascita, le ragioni sono da ricercare senza dubbio anche nelle nuove tendenze social, come il caso di BookTok, che hanno contribuito ad alimentare questo riscoperto interesse per la lettura, in special modo tra i giovani. Dati alla mano, i lettori italiani hanno prediletto i generi della narrativa italiana (+7,2%), manualistica (+4,7%), saggistica e divulgazione (+4,6%). Spostandoci poi sul panorama internazionale, l’Europa resta l’area di sbocco più importante (62%) e i generi più venduti risultano essere i libri per bambini, seguiti dalla manualistica e dalla narrativa. Queste le cifre con cui gli editori italiani chiudono il 2023 e si preparano fiduciosi al 2024, anno in cui l’Italia sarà Ospite d’Onore in occasione della Fiera del Libro di Francoforte.

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