14.02.2024
La giuria a Roma con fondatori Cutuli e Slepoj. Cerimonia a Pompei
Roma, 14 feb. (askanews) – Il concorso letterario “Le pagine della terra” celebra l’amore per il pianeta e l’ambiente, raccontato attraverso i libri. Sarà per questo che proprio nel giorno di San Valentino si sono riuniti alla Casa del Cinema di Roma i fondatori del Premio, Claudio Cutuli e Vera Slepoj, il presidente di giuria Ermete Realacci insieme ad alcuni dei sedici giurati.
Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto vincitore Marco Valsesia con La vita segreta delle api (Longanesi, 2023), il Primo Premio per la Letteratura e il Romanzo Green apre le porte alle nuove proposte per l’edizione 2024.
Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 giugno, mentre il 25 luglio sarà il momento dell’annuncio dei tre finalisti che accederanno alla cerimonia di premiazione prevista per sabato 14 settembre 2024 al Parco Archeologico di Pompei.
La giuria del premio, presieduta da Realacci presidente Fondazione Symbola e presidente onorario Legambiente, e dal regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore Enrico Vanzina, è composta da scrittori, registi, giornalisti, direttori artistici e grandi eccellenze italiane che si occupano di ambiente.
New entry quest’anno Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, Marco Frittella, giornalista Rai, Andrea Rispoli, comandante CUFAA (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari), che vanno ad aggiungersi agli altri componenti: Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Federica Corsini, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Paolo Possamai.
Nei secoli la letteratura si è misurata con le trasformazioni epocali e così anche l’idea di ambiente e di relazione tra uomo e natura si è formata attraverso le grandi opere letterarie. Ma è soprattutto nell’era contemporanea, in cui l’umanità sta varcando una soglia che induce a timori talvolta dalle tinte apocalittiche tra crisi climatica, crollo della biodiversità e diffondersi delle pandemie, che letteratura e ecologia trovano maggiori elementi di reciproca implicazione, con la sola differenza che ciò che un tempo sembrava assolutamente distopico, oggi appare sempre più vicino alla realtà.
Confrontarsi con la propria visione nel rapporto che la letteratura, la cultura può avere sulle grandi tematiche ambientali che oggi vengono molto enunciate, ma che sono poco produttive negli atteggiamenti, è dunque l’obiettivo del premio “Le pagine della terra”. Superando gli slogan propagandistici e guardando al futuro con ottimismo, l’intento del Premio è quello di rafforzare il ruolo cruciale che la scrittura ha avuto e continua ad avere nella relazione tra umano e naturale, stimolando una produzione di testi letterari capaci di collocare al centro della costruzione delle storie l’ecologia e l’ambiente, dai rifiuti alla tutela degli alberi, del mare, delle montagne, degli animali e del nostro stesso stile di vita.
Il premio ha raccolto intorno a sé personalità d’eccellenza per la sua capacità di valorizzare e promuovere la ricchezza della Terra, la cultura ecosostenibile e la sua tradizione: è un premio che non riguarda soltanto la saggistica, ma soprattutto le emozioni, le storie, il linguaggio e la narrazione, quindi il romanzo.
Gli autori premiati nelle precedenti edizioni sono stati: Stefano Mancuso con il libro “La pianta del mondo” edito da Laterza, mentre il vincitore della seconda edizione è stato Massimiliano Scuriatti con “Le Lacrime dei pesci non si vedono” pubblicato da La Nave di Teseo.
Possono concorrere esclusivamente opere in formato cartaceo pubblicate da una casa editrice verificabile editate tra gennaio 2023 e il 30 giugno 2024. Ciascuna casa editrice può concorrere con un’unica opera, da inviare a ciascun membro della giuria entro e non oltre il 30 giugno. I finalisti saranno tre. Solo i giurati presenti potranno procedere alla votazione. In caso di parità verrà ripetuta la votazione, non è consentito l’ex aequo.
Al vincitore e agli altri due finalisti sarà consegnata un’opera costruita con bronzo e tessuti vegetali di Claudio Cutuli, realizzata per l’occasione dall’artista Gianni Cudin. È previsto inoltre solo per il vincitore un montepremi in denaro.