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Cronaca, Istruzione

Erasmus italiano, importanti programmi di mobilità sul territorio nazionale

07.04.2024

Bologna, sede dell'università più antica del mondo.

Maggiore duttilità, più offerta di percorsi innovativi, interdisciplinarietà e flessibilità dell’offerta formativa. Firmato il decreto che approva un fondo di 10 milioni di euro per il progetto Erasmus italiano. Si investe sulla possibilità di scambio e di confronto interuniversitario per tutti gli studenti sul nostro territorio.

Un Erasmus italiano accanto a quello europeo: è la nuova importante iniziativa nel panorama universitario nazionale, approvata a fine marzo con il decreto firmato dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Nel complesso, il progetto prevede un fondo di 10 milioni di euro totali per i percorsi di mobilità nazionale degli studenti e delle studentesse a partire dall’anno accademico 2024-2025.

Questa nuova prospettiva offre non solo più possibilità di studio, ma anche maggiore duttilità e una più ampia offerta di percorsi innovativi, valorizzando la formazione nazionale e, al tempo stesso, promuovendo l’interdisciplinarietà e la flessibilità dell’offerta formativa. Secondo il ministro Bernini, «sta crescendo un nuovo modello di Università […] L’Erasmus italiano, che vuole supportare la costruzione di percorsi didattici innovativi, rafforzando al tempo stesso l’integrazione e la complementarità tra i nostri atenei». Nello specifico, il finanziamento prevede una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024 e 7 milioni per il 2025, destinati agli studenti iscritti a percorsi di laurea, laurea magistrale e magistrale a ciclo unicom che parteciperanno ai programmi di mobilità sul territorio nazionale. Ogni borsa di studio avrà un valore massimo di 1000 euro mensili e sarà accessibile a studenti e studentesse che non superano la soglia Isee di 36.000 euro annui. Ancora, per l’erogazione dei fondi, ciascuna università lancerà una procedura selettiva per individuare gli idonei e, successivamente, sulla base delle richieste pervenute il Ministero dell’Università e della Ricerca ripartirà i finanziamenti a disposizione per tutti gli atenei coinvolti.

«Contaminazione culturale, scambio e confronto di idee sono obiettivi fondamentali della formazione superiore. Questo programma, che punta a una maggiore mobilità studentesca, crea le condizioni per raggiungere questi traguardi», ha sottolineato Bernini. Il fondo è destinato ai programmi di mobilità che si basano su convenzioni tra università, le quali stabiliranno percorsi formativi per gli studenti coinvolti. Analogamente all’Erasmus internazionale, la durata del programma sarà variabile, dai 3 ai 6 mesi, con gli atenei che dovranno indicare il numero minimo di CFU (crediti formativi universitari) riconosciuti durante il periodo di mobilità, i corsi coinvolti nel programma e il numero massimo di studenti che ogni università potrà ospitare. Questo nuovo Erasmus, dunque, rappresenta un’opportunità per tutti gli studenti universitari per arricchire il proprio percorso accademico, immergendosi in esperienze multidisciplinari e contribuendo alla costruzione di una rete più solida e integrata tra gli atenei del nostro Paese.

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