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Arte, Cronaca, Cultura, Storie

Diabolik raro, solo per collezionisti

01.10.2024

In copie limitate, un elegante e prezioso volume di una serie davvero rara nella sua interezza. La collezione unisce i 51 numeri pubblicati tra il 1966 e il 1969 in Francia, ovvero 4 anni dopo il primo mitico numero “Il re del terrore”. Gli episodi di quell’epoca.

Sessant’anni, poco più (novembre 1962), e non li dimostra visto il successo che si rinnova: parliamo dei protagonisti della serie di albi noir, Diabolik, Eva Kant e il commissario Ginko, personaggi partoriti dalla immaginazione delle sorelle Angela e Luciana Giussani. Film recenti, nelle sale cinematografiche e in televisione, ne rievocano le gesta. Alessandro Tesauro, uno storico del fumetto, noto in Italia e all’estero come autore ed editore, ha pubblicato l’elegante e prezioso volume, in copie limitate, di una serie davvero rara, nella sua interezza: si tratta di 51 numeri, pubblicati tra il 1966 e il 1969 in Francia, ovvero 4 anni dopo il primo mitico numero “Il re del terrore, in vendita nelle edicole italiane nel novembre del 1962.

Molte le curiosità, oltre alle copertine non conosciute, riprodotte a colori, e realizzate in esclusiva per l’edizione francese, ma pubblicate in Italia dalla Editoriale Gemini di Milano; a stampare gli albi è stata la tipografica Gibiemme di Segrate Milano, di Giola e Bianconi. Le storie che seguono il filo dettato dalle sorelle Giussani, per gli albi francesi, avranno come palcoscenico non più la Francia, Clerville, ma gli Stati Uniti; Ginko diventerà un ispettore dell’Interpol di Chestown. I colori pastello delle copertine, alcune realizzate da Emilio Uberti, Victor Hugo alias, Ferdinando Corbella, tra gli altri, sono più marcati di quelli italiani. Ma la lettura agevole e poi il godimento delle copertine, tutte pubblicate da Tesauro, presenta molte altre bizzarrie e varianti: in quasi tutti gli albi mancano una o più pagine: dal numero 42 in poi le pagine mancanti saranno più di una decina e in pratica alcuni episodi risulteranno tagliati di varie sequenze.

Il “mistero” più grande, tra quelli della serie francese, riguarda la stampa di due numeri Uno: in agosto esce in edicola il numero 1. Sulla quarta di copertina c’era la pubblicità del secondo numero che uscì regolarmente. Ma esiste una ristampa del numero 1 con delle varianti: l’altezza dell’albo è più piccola se pur di mezzo centimetro, ma soprattutto in terza di copertina campeggia la pubblicità di Auranella e non la barzelletta, Enfant terrible, della prima stampa. Sfogliamo le copertine francesi con i dati di pubblicazione e le varianti rispetto alle edizioni italiane, pubblicate in angolo della pagina, in formato ridotto; ogni numero ha la sua collazione, con il nome del disegnatore della storia e della copertina, la data di uscita. Non poteva mancare a uno storico, collezionista ed editore di saggi sul fumetto, come Tesauro, di dedicare pagine alle parodie del personaggio; si sa che più un eroe ha successo presso il pubblico più è copiato, storpiato, beffeggiato.

Hypnotic, nel 1967 e Scheletrino nel 1968 son le prime “caricature” del nostro Diabolik – si sa che il personaggio che ha ispirato le sorelle Giussani è stato un ladro, a Milano, che si firmava Diabolich; era il 1958. Poi seguirono Diabetik e Guido Buzzelli che nel numero 33 di Menelik, del 2 giugno 1972, dedica a Diabolik una pagina intera nell’interno di una parodia dal titolo Kappa, kappa & kappa.

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