13.10.2024
Il turismo romano va di meglio in meglio, lasciando alle spalle città come Londra e Vienna. Nel 2025 toccherà altri livelli record in vista del Giubileo che prenderà il via il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa fino al 6 dicembre 2026. Si attendono milioni di pellegrini, ma le sfide sono ancora tante.
Sono dati in forte crescita quelli del turismo romano. Il 2023 sembrava l’anno dei record, con oltre 49 milioni di presenze e il primo posto nella classifica del City Travel Report di CityDNA, dove la capitale ha registrato un incremento del 45,2% rispetto al 2022, lasciandosi alle spalle città come Londra (+32,1%) e Vienna (+30,6%). Invece il 2024 ha riservato ulteriori sorprese, registrando nel primo semestre – secondo i dati Federalberghi – un aumento del 6,5% negli arrivi e sfiorando soglia +5% nelle presenze rispetto al 2023, con un flusso prevalente di turisti stranieri. Dato positivo anche per la permanenza media, che tra 2023 e 2024 si è stabilizzata a 3,9 notti per turisti, infrangendo il record storico di 2,3. Numeri, questi, che nel 2025 sono destinati ad aumentare.
Roma, infatti, si sta preparando ad accogliere il Giubileo 2025, che prenderà il via il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa e si concluderà 6 dicembre 2026. E i pellegrini attesi sono milioni. Proprio il tema Giubileo, insieme ai grandi traguardi raggiunti dal turismo capitolino, sono stati al centro del dibattito nello stand riservato a Roma Capitale all’interno della TTG Travel Experience di Rimini. Alla Fiera del Turismo, che si è svolta dal 9 all’11 ottobre nel comune emiliano, 19 espositori, hanno raccontato Roma attraverso le sue mille sfaccettature: non solo cultura storica e artistica, ma anche enogastronomica, con la presenza di grandi nomi del settore come Ciro Scaramandrella, Pier Daniele Seu e Riccardo Marinelli.
«Accoglieremo oltre 30 milioni di pellegrini, che su una stima di 3,9 giorni per turista porterà quasi a 100 milioni di pernottamenti durante l’anno giubilare» ha spiegato Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo di Roma Capitale. E per gestire al meglio il grande viavai previsto, l’Amministrazione ha investito negli ultimi anni nella riqualificazione delle aree periferiche: «Stiamo lavorando per decentrare i flussi turistici verso le zone più lontane dal centro, come l’Antica Città di Gabii e Ostia Antica, site nelle bellissime aree Archeologiche e paesaggistiche della Città Metropolitana» ha concluso Angelucci.
Per Roma, dunque, la sfida è grande, e lo dimostrano i numerosissimi cantieri che stanno tappezzando la città. Cantieri che, nei luoghi più sensibili, saranno chiusi prima che inizi il Giubileo, mentre quelli nei luoghi secondari, che non impattano sulla vivibilità saranno portati a termine nel corso del 2025. Tra i tasti dolenti rimangono il trasporto pubblico, su cui l’Amministrazione sta attualmente lavorando, e il traffico, a cui si vorrebbe ovviare, tra le altre misure, ampliando lo smart-working per i dipendenti comunali, regionali e nazionali, oltre a quelli delle società partecipate. Ma è ancora presto per stabilire se sarà una buona strategia. Una cosa, però, è certa: Roma, nel mondo, continua a piacere.