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Chi è l’Agente IA?

27.10.2024

Ogni computer ne avrà uno. Al nuovo software sarà affidato il compito di occuparsi della personalizzazione del nostro PC, per renderlo unico. Utilizzando il large language model, insegna alla macchina un modello di linguaggio che proteggerà i nostri dati. Dettagli su un progresso tecnologico promettente.

Quando comprate un computer volete di solito che sia solo vostro. Ma per ora – a parte qualche personalizzazione grafica – in fondo poteva sembrare uguale ad un altro. Non sarà più così, e molto presto: l’intelligenza artificiale farà superare anche questa barriera, perché i nuovi Pc in arrivo avranno dentro un Agente di IA, ovvero un cervello intelligente che non si dovrà neanche collegare a un cloud per funzionare. Sarà soltanto dentro il computer e lavorerà dentro il computer: praticamente un assistente personalissimo. Così come personale diventerà il vostro laptop. Unico.

La novità arriva da Tech World 2024, l’evento in cui il marchio Lenovo presenta le sue ultime innovazioni pronte ad arrivare sul mercato. Che i computer abbiano già l’AI attiva nel software non è una novità, quel che cambia adesso è proprio il rapporto che avremo con il nostro dispositivo. Lenovo AI Now, così si chiama il programma che guida il cosiddetto AI Agent, fa la differenza rispetto a molti altri prodotti presenti sul mercato. Funziona appunto interamente in locale, ospitando sul PC un large language model (cioè, il modello di linguaggio insegnato alla macchina) che proteggerà i dati personali, evitando che escano dal Pc. E questo garantisce un controllo totale sulla privacy e sulla sicurezza delle informazioni.

Ma di più: il sistema non si limita ad essere un assistente vocale o un semplice strumento di produttività, ma è progettato per automatizzare e semplificare una vasta gamma di attività quotidiane. Per esempio, grazie all’IA, gli utenti possono gestire documenti, trascrivere riunioni online, controllare dispositivi collegati e persino generare contenuti. Tutto grazie a un linguaggio naturale che porta in modo semplice a eseguire ricerche rapide all’interno di documenti e immagini, o ad ottenere riassunti testuali in base a domande specifiche. Questo permette l’integrazione delle funzionalità di PC assistant, con la quale di può configurare il proprio computer o altri dispositivi con comandi semplici in linguaggio naturale. Ad esempio, è possibile regolare la luminosità del display, attivare la modalità Eye Care o altri strumenti di produttività semplicemente parlando con l’assistente. Un’altra caratteristica fondamentale, poi, è il knowledge assistant, uno strumento che organizza grandi quantità di dati e arriva ad aggiungere file alle proprie cartelle personali, consentendo di cercare tra questi e porre domande specifiche per recuperare informazioni chiave.

Insomma, il risparmio di tempo è chiaro, il progresso tecnologico anche: stiamo parlando di un salto in avanti nel mondo dell’intelligenza artificiale applicata alla produttività personale. E le caratteristiche dei nuovi computer, grazie alla sua capacità di funzionare interamente in locale, all’interazione in linguaggio naturale e alle sue funzionalità avanzate, trasformeranno il rapporto tra noi i nostri oggetti pensanti. Che poi, magari, finirete per chiamare anche per nome.

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