9 Maggio 2025
/ 7.05.2025

Un Regno Unito dalla grande sete

Il Regno Unito verso una grave siccità estiva: livelli idrici ai minimi storici e piogge insufficienti alimentano la sete delle città

C’erano una volta le giornate uggiose, la pioggia incessante. Qualche volta, poi, guardando fuori dalla finestra si fantasticava sognando un bel viaggio “in uno di quei posti dove non piove mai”. C’era una volta il Regno Unito, stretto attorno ai propri simboli, anche vestiari. Il vestito di lana, l’ombrello e la bombetta. Immagini che ormai sembrano appartenere al passato. Almeno per quest’anno, in cui il Regno Unito si sta avviando verso un’estate particolarmente critica sul fronte della disponibilità idrica. Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi, unite a infrastrutture datate e cambiamenti climatici sempre più evidenti, stanno facendo scattare l’allarme siccità in diverse regioni del Paese. Secondo quanto riportato dal Guardian, le autorità scozzesi hanno già lanciato un “allarme precoce” ad aprile, in vista dei mesi caldi che rischiano di mettere in crisi interi sistemi idrici.

Nel resto del Regno Unito, la situazione non è migliore. L’assenza di nuovi bacini idrici costruiti negli ultimi trent’anni rende il sistema vulnerabile, mentre i livelli attuali delle riserve sono già al di sotto delle soglie di sicurezza. Se la siccità dovesse proseguire con l’intensità attuale, si potrebbero verificare restrizioni all’uso dell’acqua, divieti sull’irrigazione e, nei casi più estremi, forme di razionamento.

Servirebbero piogge eccezionali

Il Chartered Institution of Water and Environmental Management (Ciwem) ha lanciato l’allarme: solo precipitazioni abbondanti e costanti, simili a quelle che causarono alluvioni record nel 2012, potrebbero evitare gravi carenze idriche nei prossimi mesi. “Le risorse idriche sono attualmente ben al di sotto dei livelli auspicabili per l’inizio della stagione calda”, ha dichiarato un portavoce del Ciwem. Le previsioni non sono incoraggianti. Secondo il Met Office, i modelli climatici suggeriscono che nei prossimi mesi il Regno Unito potrebbe affrontare un periodo di temperature superiori alla norma e precipitazioni ancora inferiori.

Record negativi per piogge e temperature

Aprile è stato il mese più soleggiato da quando sono iniziate le registrazioni ufficiali, con una temperatura media nazionale di 9,6°C — ben 1,7 gradi sopra la media storica — rendendolo il terzo aprile più caldo dal 1884. Le piogge sono state altrettanto scarse: il Paese ha ricevuto solo il 56% delle precipitazioni previste, con punte negative nell’area del Tamigi, che ha raccolto appena il 13% della media. “I periodi di siccità, associati a temperature elevate, diventeranno sempre più frequenti”, ha spiegato Emily Carlisle, climatologa del Met Office. “In particolare nel sud-est dell’Inghilterra, dove i cambiamenti climatici stanno rendendo le estati sempre più calde e secche”.

Bacini idrici e fiumi in sofferenza

Secondo il UK Centre for Ecology & Hydrology (Ukceh), i bacini idrici britannici sono in media il 10% meno pieni rispetto ai livelli attesi. United Utilities, che gestisce diverse risorse nel nord-ovest dell’Inghilterra, ha riportato un riempimento complessivo al 71%. La situazione più critica è quella del bacino di Haweswater, già svuotato al 62,3%. In condizioni normali, in questo periodo dell’anno i bacini dovrebbero essere pieni fino al 98%.

Anche i corsi d’acqua stanno risentendo della carenza. Le aziende idriche, che spesso si affidano ai fiumi per compensare la mancanza di acqua nei bacini, segnalano portate ben al di sotto della media stagionale. In alcune aree, tra ottobre e marzo sono stati registrati i livelli fluviali più bassi dal 1958, data d’inizio delle rilevazioni. In quegli anni, l’ombrello si usava per ripararsi dalla pioggia. Quest’anno potrà tornare utile per difendersi dal sole.

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