11 Settembre 2025
/ 11.09.2025

Con il 5% di alberi in più si eviterebbero 5 mila morti l’anno nelle città europee

Uno studio internazionale pubblicato su The Lancet Planetary Health a cui ha partecipato Enea ha analizzato i dati di 744 città di 36 Paesi europei

Un piccolo aumento di verde urbano potrebbe tradursi in migliaia di vite salvate. È la conclusione di uno studio internazionale pubblicato su The Lancet Planetary Health e coordinato dal progetto europeo LIFE “Airfresh”, al quale ha partecipato Enea. La ricerca ha analizzato i dati di 744 città di 36 Paesi europei e ha stimato che incrementare del 5% la copertura arborea nelle aree urbane permetterebbe di prevenire ogni anno circa 5.000 morti premature legate all’inquinamento atmosferico.

L’indagine ha preso in esame un arco temporale lungo vent’anni, dal 2000 al 2019, e ha mostrato come l’aumento medio della vegetazione urbana in questo periodo sia stato limitato, appena lo 0,76%. Nonostante ciò, il miglioramento ha già contribuito a ridurre del 3,4% la mortalità attribuibile agli inquinanti. Un segnale chiaro del ruolo cruciale che gli alberi possono svolgere nel filtrare polveri sottili, biossido di azoto e ozono, tre fra i principali nemici della salute nei centri abitati.

Uno scenario ambizioso

Lo scenario ipotizzato dai ricercatori è ancora più ambizioso: se tutte le città raggiungessero una copertura arborea minima del 30%, le morti premature evitate salirebbero a 12.000 l’anno. Un obiettivo che in Italia oggi centra soltanto Napoli, con il 32% di verde urbano, mentre Roma si ferma intorno al 24% e Milano addirittura al 9%. La distanza dalle migliori pratiche europee è evidente, e il confronto accende il dibattito sulla necessità di una pianificazione urbana capace di colmare il divario.

Gli alberi non offrono solo ossigeno e ombra: riducono l’effetto “isola di calore” che rende insopportabili le ondate estive, mitigano i picchi di temperatura responsabili di decine di migliaia di morti in Europa e contribuiscono al benessere psicofisico degli abitanti. Per questo la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite raccomanda la cosiddetta strategia “3-30-300”: tre alberi visibili da ogni casa, il 30% di copertura arborea per quartiere e un parco a non più di 300 metri da ogni abitazione.

Una misura di salute pubblica

Piantare più alberi non è una scelta estetica, è una misura di salute pubblica. Ogni albero in più può abbassare le concentrazioni di inquinanti, migliorare la qualità della vita e rendere le città più resilienti di fronte alla crisi climatica. Certo, non basta piantare: servono manutenzione, specie adatte ai diversi territori, una gestione intelligente degli spazi e politiche di lungo periodo. Ma il messaggio dello studio è inequivocabile: aumentare il verde urbano, anche di poco, può salvare migliaia di vite ogni anno.

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