18 Settembre 2025
/ 18.09.2025

Cinema in Verde: sei storie per raccontare il pianeta che cambia

Dal 18 al 21 settembre, all’Orto Botanico di Roma, torna il festival internazionale che mette al centro ambiente e fiction

La fiction d’autore per raccontare la vita quotidiana al tempo della crisi climatica e delle ingiustizie sociali. È questa la formula che rende unico il festival Cinema in Verdeche quest’anno è arrivato alla terza edizione che si chiama Racconti da un Pianeta che cambia. Per quattro giorni, dal 18 al 21 settembre, all’Orto Botanico di Roma andranno in scena, con ingresso gratuito, film, incontri, workshop e musica. Organizzato da Università La Sapienza/Orto Botanico e dall’agenzia di comunicazione green Silverback con il sostegno del Comune di Roma, l’evento si conferma come un punto di riferimento internazionale per il cinema ambientale.

Al centro sei opere inedite in Italia: Mariposas Negras di David Baute, che racconta le migrazioni forzate di tre donne colpite dal cambiamento climatico; The World Upside Down di Nicolas Vanier, sceneggiatura paradossale su un blackout totale che sconvolge la Francia; Transamazonia di Pia Marais, ambientata nella foresta amazzonica segnata dal conflitto con i disboscatori illegali; Through Rocks and Clouds di Franco Garcia Becerra, storia di un bambino andino tra sogni di calcio e minacce minerarie; The Beetle Project di Jin Kwang-kyo, favola di amicizia tra due Coree; e The Village Next to Paradise di Mo Harawe, ambientato in un villaggio somalo che resiste a guerre e pesca illegale.

“Educare ponendo domande”

A guidare la giuria che assegnerà il Ginkgo d’Oro sarà Alessandro Preziosi, attore e regista che ha firmato La legge del terremoto. Per lui “l’arte e il cinema hanno l’obiettivo di educare ponendo domande senza però offrire risposte, perché questo trasformerebbe il messaggio in retorica. Per quello che riguarda i temi ambientali e la loro narrazione sicuramente l’Italia è ancora indietro, per questo è decisamente importante anche dal punto di vista delle politiche culturali sostenere e finanziare i progetti che mettono al centro queste tematiche”. Con lui in giuria Alan Cappelli Goetz, Barbara Chichiarelli e Rossella Muroni.

Anche Roma Capitale ha creduto fin dall’inizio nella rassegna. “Anche per la terza edizione si conferma il nostro sostegno entusiasta al Festival Cinema in Verde – spiega l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi – un evento che abbiamo fortemente voluto promuovere nella convinzione che il cinema sia capace, attraverso il linguaggio potente e universale delle immagini, di raccontare e documentare i temi ambientali e le emergenze climatiche muovendo nel profondo le coscienze”.

Accanto ai giurati, sul palco interverranno il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, il regista Michele Riondino, lo scrittore Giuseppe Catozzella, il musicista Cristiano Godano e la giornalista Tessa Gelisio.

Un messaggio universale

L’anima del festival resta quella indicata da chi lo ha ideato. “Racconti da un Pianeta che cambia – sottolinea Simonetta Lombardo, fondatrice di Silverback – è il titolo di questa terza edizione. I film che la rassegna propone quest’anno arrivano da tutto il mondo e, pur raccontando le storie di alcuni territori specifici, hanno la capacità di mandare un messaggio universale che ci accomuna tutti. Salvare il Pianeta dall’emergenza climatica e dall’ingiustizia è un obbligo, quanto mai urgente, che lega inevitabilmente tutti i popoli del mondo. Drammaticamente stiamo vivendo un periodo storico in cui questi temi sembrano usciti, anzi negati, dalle priorità di chi governa”.

I giovani protagonisti

Non a caso la manifestazione dedica un ruolo speciale alle nuove generazioni. La giuria dei “Germogli”, composta da studenti e giovani appassionati di cinema ed ecologia, assegnerà un premio al film che meglio interpreta la transizione ecologica dal loro punto di vista. È il modo per far emergere quello che Preziosi stesso definisce un compito culturale urgente: “Sostenere e finanziare progetti che mettono al centro queste tematiche”.

Con le sue sei storie in concorso, i documentari, le rassegne collaterali e le voci di artisti e attivisti, Cinema in Verde conferma che il cinema può essere uno strumento di coscienza collettiva. Non fornisce soluzioni preconfezionate, ma invita a guardare il mondo in trasformazione con occhi diversi: quelli della narrazione, che sa parlare al cuore oltre che alla mente.

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