18 Agosto 2025
/ 4.08.2025

A Parma 85.500 alberi per raffreddare la città

In cinque anni, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha piantato oltre 85.000 alberi, contribuendo a mitigare l’effetto delle isole di calore urbane e trasformando aree marginali in spazi verdi. Il progetto coinvolge scuole, istituzioni e comunità, puntando a superare i 100.000 alberi entro il 2026 e promuovendo un modello di città più resiliente e sostenibile.

Negli ultimi cinque anni, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha messo a dimora 85.500 alberi, trasformando 85 ettari di terreni marginali e incolti in nuove foreste urbane e periurbane. Un risultato che va ben oltre la semplice riforestazione: in un contesto in cui l’effetto delle isole di calore urbane è ormai una delle emergenze ambientali più gravi e sottovalutate, questo intervento rappresenta una risposta concreta, replicabile ed efficace.

Secondo una recente ricerca condotta dal Cnr-Ibe, in collaborazione con Ispra, l’intensità delle isole di calore dipende non solo dalla densità edilizia e dalla quantità di superfici impermeabili, ma soprattutto dalla presenza – o assenza – di verde urbano. Basta un incremento del 5% della copertura arborea in un Comune per abbassare di oltre mezzo grado la temperatura media superficiale. Una riduzione che può fare la differenza durante le sempre più frequenti ondate di calore

aggravando l’impatto dell’inquinamento atmosferico e mettendo a rischio la salute pubblica.

In questo scenario, l’esperienza di KilometroVerdeParma si distingue come uno dei modelli più avanzati a livello nazionale. L’obiettivo è chiaro: raggiungere i 95.000 alberi entro il 2025 e superare quota 100.000 nel 2026, grazie a una rete di 60 progetti già realizzati e una capacità organizzativa solida, supportata da 8 progetti finanziati dalla Fondazione Cariparma e dalla partecipazione a 20 iniziative cofinanziate dalla Regione Emilia-Romagna.

Il progetto abbraccia tanto il centro urbano quanto le aree periferiche, intervenendo su rotatorie, piazzali, ex cave e zone industriali dismesse. Tra gli interventi più significativi figura Piazzale Borri, dove è prevista la piantumazione di 122 alberi, la rimozione del cemento e la creazione di nuovi spazi gioco ispirati alla natura. L’Arboreto di Viale du Tillot ospiterà invece circa 2.000 alberi e arbusti, diventando una vetrina di biodiversità urbana, mentre la Cava di Viarolo rappresenta il progetto più ambizioso, con 2.400 piante dedicate alla riqualificazione ecologica di un habitat compromesso.

Ma KilometroVerdeParma non è solo paesaggio e mitigazione climatica: al centro c’è anche il coinvolgimento attivo delle persone, soprattutto dei più giovani. In cinque anni, 14.220 studenti di 613 classi hanno partecipato ad attività formative per oltre 1.170 ore e a 243 uscite didattiche. Il programma WeTree, dedicato all’educazione ambientale, è diventato uno strumento chiave per seminare cultura della sostenibilità e radicare nei cittadini di domani la consapevolezza del legame tra benessere umano, clima e natura.

L’efficacia di questo approccio trova conferme anche sul piano internazionale. L’esperienza di Medellín, in Colombia, dove un ambizioso piano di inverdimento urbano ha permesso di ridurre le temperature cittadine di circa 2°C in soli cinque anni, è divenuta un riferimento globale. Qui si è applicata la cosiddetta regola del “3-30-300”, ideata dall’ecologo olandese Cecil Konijnendijk van den Bosch: vedere almeno tre alberi dalla propria abitazione, vivere in quartieri con almeno il 30% di copertura arborea e avere accesso a uno spazio verde entro 300 metri.

KilometroVerdeParma incarna esattamente questo modello: un mix di visione strategica, progettazione scientifica e partecipazione civica. In un tempo segnato dalla crisi climatica e dal surriscaldamento urbano, piantare alberi non è solo un gesto simbolico, ma una scelta concreta di adattamento, salute e giustizia ambientale. E Parma, con il suo “chilometro verde”, dimostra che cambiare rotta è possibile. E che si può fare, un albero alla volta.

CONDIVIDI

Continua a leggere