Un esempio di economia circolare nel settore tessile in passerella alla quarta edizione del Phygital Sustainabilty Expo. Filati che evitano il passaggio per le tradizionali fasi di tessitura e confezione, zero sprechi.

Roma, complesso archeologico dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali. Lo potremmo definire un simbolo dell’evoluzione della città dall’età imperiale proiettato ai giorni nostri.
Una trasformazione, una metamorfosi, come quelle che caratterizzano diversi settori, tra cui quello della produzione di abiti ecosostenibili. Proprio per questo motivo, il complesso monumentale ha ospitato la quarta edizione del Phygital Sustainabilty Expo, evento di riferimento dedicato alla transizione ecologica dei brand di moda e di design, settore fondamentale per l’economia nazionale, attraverso l’innovazione tecnologica, organizzato da Sustainable Fashion Innovation Society.

In questa occasione di confronto tra brand italiani e internazionali, esponenti del mondo istituzionale, delle imprese, della formazione e consumatori, RadiciGroup ha presentato un capo a basso impatto ambientale. La modella ha calcato la passerella durante la “sfilata narrata” indossando un abito lungo realizzato in “Biofeel® eleven”: un filato di origine naturale caratterizzato da performance tecniche, estetiche e ambientali elevate. Questo filato prende vita da un fagiolo coltivato in terreni semiaridi nel territorio indiano, da cui si ricava un olio ideale per dare vita al bio-polimero prodotto da Arkema, che alimenta il successivo processo di filatura realizzato in Italia da RadiciGroup.

Si tratta di un vero e proprio esempio di eco-design. L’abito è stato infatti realizzato con una particolare tecnologia, “WholeGarment” di Shima Seiki, grazie alla quale si ottiene il capo direttamente a partire dalle bobine di filato Biofeel® eleven, senza passare per le tradizionali fasi di tessitura e confezione. Questo significa avere zero sprechi perché viene utilizzata solo la quantità di filo necessaria per produrre il capo.

L’utilizzo del filato “Biofeel® eleven” permette all’abito di avere caratteristiche uniche e speciali, come il basso assorbimento di acqua, una maggiore leggerezza e un’alta resistenza che ne garantiscono la durabilità. Oltre ad essere 100% bio-based, questo filato è 100% riciclabile perché ha una composizione mono-materiale che ne facilita il riciclo a fine vita attraverso la sua trasformazione in nuovo materiale, adatto a qualsiasi ambito in cui siano richieste alte prestazioni: un contributo concreto a un settore tessile sempre più sostenibile e che rispetta i princìpi dell’economia circolare. Forse siamo arrivati effettivamente a un punto di svolta, che permetterà di segnare la quasi totale eliminazione di sprechi di produzioni e scarti di fine vita.

Credito fotografico:

Phygital Sustainability Expo; Radici Group