È partita la 41ª Spedizione italiana in Antartide, che vedrà impegnati circa 200 tra ricercatori e tecnici in attività di ricerca scientifica e logistica nelle basi Mario Zucchelli e Concordia e a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi. La missione si svolge nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca e attuato da Cnr, Enea e Ogs.
Il primo contingente ha già riaperto la base Mario Zucchelli, chiusa dallo scorso febbraio, e sta predisponendo la pista di atterraggio sul ghiaccio per i voli logistici dell’Aeronautica Militare. Come spiega Elena Campana, responsabile dell’Unità Tecnica Antartide di Enea, nei prossimi mesi saranno realizzati interventi di ammodernamento e manutenzione per rendere la base più efficiente.
I primi gruppi di ricerca
A partire dal 6 novembre arriveranno i primi gruppi di ricerca, con oltre cento persone impegnate in progetti di glaciologia, geologia, climatologia, biodiversità e oceanografia. Le attività spaziano dallo studio delle interazioni tra Terra, ghiaccio e atmosfera all’analisi dell’inquinamento e dell’impatto umano sull’ecosistema antartico.
A inizio novembre prenderà il via anche la campagna estiva nella stazione italo-francese Concordia, situata a oltre 3.000 metri di quota, dove saranno condotti 39 progetti di ricerca. Qui opererà anche il nuovo gruppo invernale composto da 12 persone (italiani, francesi e un britannico) che resteranno in isolamento per nove mesi, con temperature che possono raggiungere i -80 °C.
Nel campo di Little Dome C, a 35 chilometri da Concordia, proseguiranno le operazioni del progetto internazionale Beyond Epica – OldestIce, coordinato dal Cnr e cofinanziato dalla Commissione europea, per ricostruire il clima del passato fino a 1,2 milioni di anni fa.
“Approfondiremo la conoscenza del clima”
“Anche questa spedizione conferma l’impegno del Cnr nel coordinamento della ricerca di eccellenza”, sottolinea Giuliana Panieri, direttrice dell’Istituto di Scienze Polari. “Approfondiremo la conoscenza del clima e dell’impatto umano in uno dei luoghi più remoti del Pianeta.”
Intanto la Laura Bassi è partita da Trieste e, dopo aver attraversato il Canale di Panama, raggiungerà l’Antartide a fine novembre per svolgere cinque progetti scientifici. “Le attività terranno impegnata la nave per più di 190 giorni”, spiega Franco Coren dell’Ogs, che evidenzia come l’imbarcazione, rinnovata dal Mur, offra ora migliori condizioni operative e di vita a bordo.
