01.01.2024
Il sistema introdotto dalla società tedesca all’isolotto Kunfunadhoo ha praticamente debellato la specie in un anno, con benefici per flora e fauna locali. Il tutto senza alcun ricorso a prodotti chimici.
Un problema che sicuramente poco ci si pone nella stagione più fredda dell’anno è quello delle zanzare, che invece falcidiano le nostre giornate (e soprattutto notti) nel corso dell’estate. Eppure, molto lontano dall’Italia, qualcuno ha deciso di provare a capire se esistesse un sistema per impedire a una delle creature più detestate dall’uomo di continuare a farci male. E, soprattutto, che questo sistema per arginarla agisse in un modo non lesivo per la natura. Ebbene: la missione sembra compiuta. E non solo rispettando l’ambiente, ma addirittura aiutandolo.
La risposta arriva da Kunfunadhoo, vero e proprio paradiso terrestre dietro il cui nome si cela un’isola privata che fa parte delle Maldive. Un luogo dunque circondato dal mare e caratterizzato da un clima caldo e umido, eppure completamente libero dalle zanzare. Questo grazie al lavoro effettuato all’interno del resort Soneva Fushi, che in collaborazione con la società tedesca Biogents ha messo a punto soluzioni talmente efficaci ed ecocompatibili da attirare l’attenzione del Parlamento locale.
Ciò che l’isolotto delle Maldive ha sperimentato sono delle trappole per zanzare basate su attrattivi che rispettano l’ambiente, e anzi lo proteggono (e poi spiegheremo come).
Esse si dividono in due tipi:
– la prima, che si chiama BG-Mosquitaire CO2, attira gli insetti grazie all’anidride carbonica frutto della fermentazione di zucchero e lievito. Ciò porta a un risultato che ricorda la pelle umana e soprattutto il nostro sudore, “ingannando” il piccolo, ma temuto animaletto.
– La seconda invece (BG-GAT) rappresenta un finto ricovero per chi ha già punto qualcuno, e deve quindi depositare le proprie uova.
Dopo un primo anno di sperimentazione le zanzare sull’isola di Kunfunadhoo sono già diminuite del 98%, per poi sostanzialmente sparire. Questo anche grazie a ulteriori politiche che hanno stroncato i focolai di riproduzione, in particolare in punti acquitrinosi del resort e dell’isola. Attenzione però: il reale scopo dell’iniziativa non mira a rimuovere un fastidio per l’uomo. La scomparsa di un animale che a tutti gli effetti è un predatore ha, infatti, portato benefici a piante, frutti, altri insetti come farfalle e libellule, e addirittura animali nativi che non riuscivano più a vivere stabilmente nel microclima delle Maldive.
La guerra sostanzialmente vinta contro le zanzare, senza alcun ricorso a pesticidi o prodotti chimici, con tutto vantaggio a propria volta di fiori e frutti tropicali, è valso al resort Soneva Fushi anche il premio sostenibilità Terra Carta Seal 2023.
E c’è di più: il sistema è talmente efficace e contemporaneamente ecosostenibile che, anche lo stesso Parlamento delle Maldive, si è interessato alla questione. Così nella capitale Malé sono arrivate alcune trappole di Kunfunadhoo a titolo completamente gratuito, il personale della struttura si è fatto spiegare come utilizzarle e ora il Paese sta valutando se adottarle a livello nazionale. Togliendo in prospettiva un bell’impiccio all’uomo, ma soprattutto aiutando molte altre specie viventi a non essere debellate.