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Arte, Cronaca, Cultura

Archeologia e musei, per gli italiani rifugi ideali per la mente

26.11.2024

Il nostro è un sistema museale invitante e in grande salute. Nel 2023 le mete hanno attirato 57,7 mln di visitatori, generando una crescita del 23% circa rispetto all’anno precedente. Oltre alla bellezza, le motivazioni di questa alta frequenza risultano molto interessanti. Vanno dalla passione ai momenti di riflessione. Focus e analisi numerica.

Se c’è una cosa che in Italia non manca, questa è l’arte: dal Museo Egizio alla Pinacoteca di Brera, da Pompei a Paestum, dal Parco Archeologico di Ostia Antica alla Valle dei Templi di Agrigento. Insomma, il nostro è un territorio costellato di bellezze, e i nostri musei ne contengono altrettante. E proprio in riferimento a questa bellezza, nel 2023 i numeri hanno fatto scintille: secondo i dati messi a disposizione dall’Ufficio di statistica della Direzione generale Bilancio del Ministero della Cultura, lo scorso anno si è superata quota 57,7 milioni di visitatori.

Numeri, questi, che raccontano un incremento di 10,7 milioni, pari al 23% circa rispetto all’anno precedente, e di un aumento dell’oltre 4% rispetto al 2018, anno che fino al 2023 deteneva il record. In questo scenario, la meta preferita in assoluto è il Parco archeologico del Colosseo, a cui fanno seguito gli Uffizi e il Parco archeologico di Pompei. Sintomi, questi, che, come ha osservato Massimo Osanna, direttore generale Musei, parlano di un «Sistema Museale Nazionale in salute, in crescita e in grado di attrarre i pubblici, con un’offerta culturale ricca, inclusiva e sempre più accessibile». Ma gli italiani, quanto visitano i propri musei?

Secondo un’indagine condotta da YouGov, il 57% degli italiani afferma di visitare almeno due musei all’anno, mentre un 19% più appassionato dichiara di visitarli almeno 4 o 5 volte ogni anno. C’è poi un piccolo 6% di appassionatissimi, che organizza visite almeno una volta al mese.

Visitare i musei, però, non è semplice osservazione, anche se l’ammirazione delle opere d’arte rimane il motivo principale (76%). Ci sono infatti i curiosi (63%), che si recano al museo per imparare qualcosa di nuovo, e c’è chi lo fa per rilassarsi (27%). E ci sono anche i pensierosi, ossia un 23% degli intervistati che ha dichiarato che le visite ai luoghi artistici sono momenti ideali per riflettere.

Tra le mete preferite, i musei archeologici, seguiti dai musei d’arte; ancora, non mancano all’appello bellezze naturali, come giardini botanici e parchi zoologici. E se queste sono le preferenze, non mancano però i musei di storia e scienze naturali, che hanno affascinato circa 2 italiani su 10.

Poi l’altra faccia della medaglia: il 12% degli intervistati ha infatti dichiarato di non frequentare i musei, ma perché? Anche qui, le ragioni sono molteplici. Da una parte la mancanza di interesse, segnalata dal 39% degli intervistati, poi la paura di annoiarsi (21%), il costo del biglietto d’ingresso (20%) la distanza dalle strutture (19%) e infine la mancanza di tempo libero (14%). Dunque, non solo disinteresse, ma anche e soprattutto mancanza di risorse disponibili.

Dunque, anche se tanti italiani scelgono mete estere per le proprie vacanze, la nostra arte rimane magnetica, e non solo per i turisti stranieri. Peccato per i disinteressati: non sanno quel che si perdono.

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