20.01.2024
Sulla strada per diventare Patrimonio dell’umanità. Dieta Dash, dieta Mind, dieta Mayo, sono tutte diete che fanno benissimo, ma quella mediterranea resta in cima per i suoi benefici su salute e longevità, e soprattutto come eccellente rimedio per alcune restrizioni culturali, adatta a chi segue diete halal o kosher.
La dieta mediterranea è stata proclamata la migliore al mondo nel 2024, secondo il ranking dei media statunitensi U.S. News & World’s Report’s. Lo segnala la Coldiretti che sottolinea come questa dieta, basata sul modello alimentare studiato dall’americano Ancel Keys, abbia prevalso tra 30 opzioni, ottenendo un punteggio dell’85,1%. Seguono la dieta Dash, contro l’ipertensione, e la dieta Mind, contro il declino cognitivo, mentre al quarto e quinto posto si classificano rispettivamente la dieta Mayo, basata sulle proteine, e la dieta flexariana, incentrata sulla flessibilità alimentare.
Secondo la Coldiretti, la facilità di adozione della dieta mediterranea, adatta alle famiglie e basata su ingredienti semplici, è un fattore chiave del suo successo. Promuove un consumo moderato di grassi sani, come l’olio d’oliva, e riduce l’assunzione di grassi malsani. Adatta a chi segue diete halal o kosher, questa dieta è salutare per il cuore, contribuendo alla riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, migliorando la salute cardiovascolare e riducendo il rischio di malattie cardiache e ictus.
La Coldiretti sottolinea, inoltre, i benefici per il cervello derivanti da frutti di mare, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali, elementi tipici della dieta mediterranea. I suoi componenti, come il vino, sono stati difesi dalle accuse di promuovere diete basate su cibi ultraprocessati o artificiali. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari – continua la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli, in provincia di Salerno. È un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia livelli di longevità fra più alti al mondo, ma è oggi a rischio – denuncia Coldiretti – a causa degli effetti del cambiamento climatico. Il moltiplicarsi di eventi estremi lungo la Penisola ha provocato nel corso del 2023 oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura nazionale, con il crollo dei raccolti nazionali che mette a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea, secondo Coldiretti.
Il risultato sono riduzioni che vanno dal 20% per il vino al 30% per le pesche e nettarine e del 63% per le pere, ma ad essere praticamente dimezzato – conclude Coldiretti – è anche il raccolto di miele con le api, che sono vere e proprie sentinelle dello stato di salute dell’ambiente, mentre cala anche la produzione di pomodoro.