22 Maggio 2025
/ 22.05.2025

Coldiretti: “No alla deregulation sulla caccia”

Niccolò Sacchetti, presidente Coldiretti Roma: “Le anticipazioni circolate sul nuovo ddl rappresentano un quadro da farwest che non fa bene a nessuno. La 157 è un’ottima legge e va difesa”

Ci sono tanti che protestano, almeno lei sarà soddisfatto. Il ddl Lollobrigida dà carta bianca alle doppiette all’interno delle aree private, permette di moltiplicare i capanni, elimina le restrizioni per i cacciatori stranieri. Per le riserve di caccia che lei rappresenta è una pacchia.

“Guardi, devo deluderla, non sono per niente soddisfatto delle notizie che leggo su questo tema”, risponde Niccolò Sacchetti, presidente Coldiretti Roma e presidente di AB, l’azienda che rappresenta gli istituti faunistici privati. “Premesso che io la proposta di legge non l’ho letta perché il testo non è uscito e ci sono state anche smentite, posso dire che stiamo discutendo di ipotesi che sono molto lontane dalle nostre posizioni”.

È vero che il testo della proposta di legge governativa non è stato reso pubblico e che il ministro Lollobrigida ha smentito. Ma ilfattoquotidiano.it ha pubblicato alcuni screenshot del ddl che portano l’intestazione del ministero dell’Agricoltura. Sono 18 articoli di legge che farebbero saltare le regole sui calendari venatori, sulla caccia notturna, sulle aree demaniali, sui richiami vivi, sulla salvaguardia dei periodi di migrazione.

“Io non ci posso credere, non posso credere che ci sia effettivamente una proposta di questo tipo. Sarebbe il farwest e il farwest, la conflittualità esasperata, non fa bene a nessuno. Minerebbe il consenso largo che è stato faticosamente cucito attorno alla legge alla 157. Finirebbe per ridare spazio alle posizioni più estreme contrarie alla caccia.”.

È proprio la 157 nel mirino di questo ddl. È stata definita “vetusta”.

“La 157 ha ancora una grande attualità. Forse può essere ritoccata su qualche aspetto marginale. Bisogna trovare la maniera di risolvere il problema dei cinghiali che, come tutti sanno, sono ormai diventati incontenibili. Ma l’impianto di quella legge di riforma, votata dopo la complessa costruzione di un ampio consenso, funziona ancora perfettamente. L’attività venatoria va esercitata all’interno di un contesto di difesa della biodiversità”.

È la posizione della Coldiretti?

“Certo, la Coldiretti è contraria alla deregulation venatoria. Noi rappresentiamo gli interessi degli agricoltori che stanno in mezzo ai due contendenti, cacciatori e ambientalisti. Noi vogliamo una posizione di equilibrio che dia a tutti certezze. Abbiamo bisogno di una natura in equilibrio, e in questo riconosciamo le ragioni degli ambientalisti. E gestiamo i territori su cui avviene la caccia, e quindi abbiamo interesse a un’attività venatoria serena, che non crei tensioni e contrapposizioni. La 157 è un ottimo punto di equilibrio, va difesa”.

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