7 Gennaio 2025
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Esteri, Mondo

I protocolli d’insediamento alla Casa Bianca

06.01.2025

Marine One in fase di atterraggio alla Casa Bianca.

La giornata inizia con una messa, di seguito un tè di benvenuto offerto dal presidente uscente. Ma lo staff di circa 100 persone, sotto la supervisione del White House Chief Usher, ha solo poche ore per preparare la residenza all’arrivo dei Trump. Le quinte della transizione presidenziale più simbolica per l’Occidente.

Solo cinque ore. È il tempo che ha lo staff della Casa Bianca per preparare la residenza all’arrivo del nuovo presidente. Il prossimo 20 gennaio, mentre Donald Trump giurerà di proteggere, preservare e difendere la Costituzione degli Stati Uniti, un esercito di circa 100 persone si preparerà a quella che è considerata la parte più complicata della transizione presidenziale: il trasloco del presidente uscente dal civico 1600 di Pennsylvania Avenue e l’insediamento del nuovo. Il tutto appunto in una manciata di ore.

Si tratta di un processo che si ripete ogni quattro o otto anni, a seconda della durata del mandato presidenziale, e si svolge sotto l’attenta supervisione del White House Chief Usher, in questo caso Robert B. Downing, nominato da Joe Biden nel 2021. Per motivi di sicurezza, il trasloco non può essere effettuato da una ditta di traslochi, per forza di cose tocca quindi allo staff impiegato dalla Casa Bianca. Il tour de force inizia quando il presidente uscente lascia la residenza per recarsi a Capitol Hill, dove avviene il giuramento. Il personale sposta mobili, materassi, disfa scatole, valigie, appende abiti, riempie la cucina con il cibo preferito dal nuovo inquilino e dalla sua famiglia, lo stesso vale per i prodotti per il bagno e solo per citare alcuni dei compiti. Le grandi manovre alla Casa Bianca per l’arrivo della nuova First Family sono diventate persino materia di un libro: ‘The Residence: Inside the Private World of the White House’, della giornalista Kate Anderson Brower. Citando una fonte, la Brower spiega che si tratta di un processo così estenuante e stressante al punto che «la miglior transizione è quando non c’è una transizione e il presidente in carica viene rieletto per altri quattro anni».

«Non vogliono farlo – continua – e non vogliono dire addio al presidente e alla First Lady. I saluti si svolgono con una cerimonia commovente che si tiene nella State Dining Room e a fatica si trattengono le lacrime».
In attesa di trasferirsi alla Casa Bianca, il presidente eletto e la sua famiglia soggiornano per tradizione alla Blair House, distante solo pochi metri. La giornata inizia con una messa, di seguito un tè di benvenuto offerto dal presidente uscente. Poi entrambe le First Families si mettono in viaggio verso il Campidoglio, anche sede del Congresso Usa. È a questo punto che scatta il trasloco. Nelle poche ore che precedono l’arrivo dei Trump, lo staff si occuperà persino di fare delle riparazioni. Particolare attenzione sarà anche posta allo Studio Ovale, l’ufficio del presidente, e secondo indiscrezioni, Trump ripristinerà il famoso pulsante rosso, lo userà ogni volta che desidera una Diet Coke, la sua bibita preferita.

Credito fotografico: Official White House Photo by Stephanie Chasez.

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