16 Settembre 2024
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Cronaca, Sanità, Scienza e tecnologia, Sicurezza, Sostenibilità

IA e robotica salveranno i Paesi che soffrono?

Soluzioni telerobotiche di prossima generazione per migliorare l’accesso alle procedure salvavita da Nanoflex Robotics.

Nuovo strumento d’intelligenza artificiale per lo screening della retinopatia diabetica, patologia molto diffusa in Zambia e in India, mentre in Brasile, Fiji e Indonesia i robot aerei vengono adoperati contro febbre Dengue e malaria. Osservazioni sull’impiego che i Paesi in via di sviluppo fanno della tecnologia avanzata.

L’intelligenza artificiale è impiegata oggi nel cosiddetto “Sud del Mondo”? Alcuni Paesi in via di Sviluppo sono impegnati a dare un forte impulso di crescita ai settori dell’ingegneria e dell’innovazione tecnologica. La robotica e l’intelligenza artificiale sono utilizzate, in questi contesti, nell’ambito dell’assistenza sanitaria, della sicurezza alimentare e del monitoraggio dell’ambiente. Si cercano, inoltre, con mezzi di ultima generazione, possibili risposte alla prevenzione delle catastrofi naturali. Un nuovo strumento d’intelligenza artificiale è stato realizzato per lo screening della retinopatia diabetica, patologia molto diffusa in Zambia e in India, mentre in Brasile, Fiji e Indonesia i robot aerei sono adoperati sono per la lotta alla febbre Dengue e alla malaria. Sempre nello Zambia, nelle aree rurali, i prodotti sanguigni vengono consegnati per il tramite dei droni. I chirurghi africani studiano la chirurgia mini-invasiva, con particolare attenzione all’utilizzo della robotica, per iniziativa dell’Istituto di ricerca contro il cancro dell’apparato digerente (IRCAD), fondato a Strasburgo nel 1994 e oggi operativo anche in Ruanda. Si tratta di un’attività considerata di particolare importanza, visto che cinque miliardi di persone non hanno accesso a cure chirurgiche efficaci e sicure.

Nel 2018 è nata, per iniziativa del colosso statunitense Intuitive Surgical, leader nel settore della robotica medica, una specifica Fondazione volta a promuovere la ricerca medica e tecnologica, con la finalità di ridurre il carico di malattie a livello globale. La Fondazione è sorta anche con l’obiettivo di valutare i rischi clinici della chirurgia colon-rettale, generale, viscerale e toracica e per capire le differenze tra i diversi approcci. Anche altre aziende, come Nanoflex Robotics, hanno interesse a comprendere come la telechirurgia robotica può essere sviluppata per effettuare interventi chirurgici in località geograficamente remote, difficili da raggiungere. Google, IBM e Microsoft, per via di queste innovazioni informatiche, sembrano attratte dall’idea di lanciare centri di ricerca in Africa, Asia e Sud America.

Luoghi considerati, dunque, di potenziale inespresso e c’è già chi, in assenza di collaborazione tra istituzioni e startup impegnate in attività in ambito sociale, parla di colonialismo scientifico. L’organismo consultivo delle Nazioni Unite sull’Intelligenza Artificiale si sta muovendo per consentire una governance coordinata dei cambiamenti in atto. L’European Union IA Act svolgerà un ruolo nella regolamentazione delle innovazioni, mentre la Dichiarazione di Città del Capo sull’integrità della ricerca ha fornito specifiche raccomandazioni nella direzione di un codice di condotta globale per ricercatori con partnership collaborative. Problematiche di natura etica stanno sorgendo anche in virtù della mancata attribuzione delle ricerche ai loro effettivi autori, ricercatori locali che spesso non ricevono nemmeno l’accesso ai loro stessi dati.

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